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L'ambiente ideale per ospitare la
vita nei sistemi extrasolari potrebbero essere le lune
che circondano pianeti più grandi di Giove. E' questa
l'idea di Caleb Scharf, un astrobiologo della Columbia
University di New York, che ha preso spunto dalle
recenti osservazioni condotte sulle lune di Saturno e di
Giove.
In effetti,
fino a oggi sono stati scoperti molti sistemi
extrasolari, tutti con pianeti giganti di dimensioni
superiori a quelle di Giove. Ma di satelliti attorno a
questi pianeti neanche l'ombra, anche perché le tecniche
osservative non sono ancora sufficientemente avanzate da
scoprire oggetti così piccoli.
Eppure queste
lune potrebbero essere il primo obiettivo della ricerca
di nuove forme di vita, così come le lune di Giove sono
oggi agli occhi degli scienziati i posti migliori dove
cercare la vita nel sistema solare al di fuori della
Terra. Anche se, questi corpi celesti in realtà si
trovano al di fuori di quella che gli astronomi chiamano
la zona abitabile, cioè quella zona a una distanza tale
dal Sole che l'acqua si può trovare allo stato liquido.
Orbitare
intorno a un grosso gigante gassoso, consente infatti a
questi satelliti di essere più caldi di quanto ci si
aspetterebbe vista la loro distanza dal Sole.
Secondo i
calcoli di Scharf, lune extrasolari grandi come la Terra
in orbita attorno a un gigante gassoso più grande di
Giove potrebbero essere riscaldate circa 100 volte più
di Io grazie a una combinazione tra il calore della
stella centrale del sistema e quello di marea causato
dall'attrazione gravitazionale del vicino pianeta. Una
quantità di calore sufficiente a far rimanere l'acqua
allo stato liquido.
"Se la mia
ipotesi fosse corretta, si potrebbero raddoppiare le
dimensioni della zona abitabile attorno a una stella",
conclude lo scienziato.
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