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Azoto atomico, preludio alla vita, rinvenuto nel gas interstellare

 
   

Tracce di azoto atomico nelle nuvole di gas interstellare suggerirebbero che le molecole che sono indispensabili alla nascita della vita sarebbero presenti nelle comete che vi sfrecciano all'interno, secondo Sébastien Maret, Edwin Bergin e altri ricercatori dell'University of Michigan and the Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, nello studio presente sull'ultimo numero di Nature. Questa scoperta riuscirebbe anche a fornire un'indicazione a proposito delle condizioni primordiali che hanno permesso lo sviluppo della vita.
Le comete sono state studiate da sempre con attenzione perché ritenute capaci di fornire una sorta di "registro" delle condizioni esistenti all'interno delle nuvole di gas che collassarono a formare il sistema solare poco più di 4 miliardi e mezzo di anni fa. Siccome l'azoto in queste nuvole si pensava fosse in forma molecolare, le comete avrebbero dovuto contenere anche molecole di azoto.
Il motivo per cui in realtà esse non ci sono è perché queste non sono presenti nelle nuvole di gas, hanno detto Maret e Bergin. "Queste nuvole contengono principalmente atomi di azoto e non molecole di azoto, come si pensava in precedenza" hanno aggiunto.
L'azoto, attivando molecole nelle comete che caddero sulla Terra milioni di anni fa, potrebbe aver fornito una sorta di "prebiotico sparo di partenza" che alla fine ha prodotto le complesse molecole che hanno originato la vita sul pianeta, ha detto Bergin.
"L'azoto è presente in una grande quantità di molecole biotiche complesse e semplici, ed è molto più facile costituire una molecola complessa dall'azoto atomico - ha continuato Begin - tutte le basi del Dna hanno azoto atomico all'interno, anche gli aminoacidi. Quello che sosteniamo è che avendo a disposizione azoto nella sua forma più semplice, quella atomica, è molto più facile ottenere una reazione chimica e dare forma ad organismi biotici nello spazio". Questi organismi complessi sarebbero poi stati incorporati nelle comete e portati sulla terra.
"Quello che stiamo cercando di capire è se è possibile che si siano originate così anche le molecole che hanno condotto a noi. Una notevole importanza riveste poi la questione che certe strane anomalie nei valori isotropici dei meteoriti potrebbero essere spiegati proprio dal fatto che l'azoto non è molecolare" ha concluso Bergin.

 

 
 

Data: 27 luglio 2006

Fonte: Nature

 

 

 

 
 

 

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