"Un disco volante, c’è un disco volante!!!"

Dal 2007 tutti lo vedranno e tutti potranno gridarlo.

Alieni? No, nessuna invasione extraterrestre annunciata, solo la realizzazione di un "sogno".

 

di

                              Margherita Campaniolo

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Wired News riporta, in data 20 dicembre 2003, una notizia che farà molto discutere e che, a pochi giorni dal 100° anniversario del primo volo a motore dei fratelli Wright, suona come il trampolino di lancio ideale verso altri "100 anni di volo" assolutamente rivoluzionari.

In sintesi si tratta dell’annuncio che, molto probabilmente, nel 2007, i nostri cieli saranno solcati  da dischi volanti, dischi volanti assolutamente identificati e di origine terrestre; russa, per essere più precisi!

Il luogo in cui tutto ciò avrà inizio è il Maryland, nei pressi del fiume Patuxent. Che cosa c’entra il Maryland con un progetto russo?

Per rispondere dobbiamo fare un passo nel passato di più di 20 anni; è infatti da tanto tempo che i ricercatori aerospaziali russi sono impegnati attorno all’ambizioso e, oggi, non "impossibile", progetto: la realizzazione di un disco volante. Se i russi non sono ancora riusciti a presentare la loro "creatura" al mondo è per una cronica mancanza di fondi nel campo della ricerca, quei fondi che la crisi dell’impero sovietico prima e la precaria situazione economica del dopo URSS poi, hanno elargito con il contagocce.

A tutto questo oggi sopperiranno gli Stati Uniti d’America ed il disco prenderà finalmente il volo; anzi, volerà l’Ekip, questo il suo nome del velivolo .

Grazie all’intervento di un membro del congresso americano, il progetto dell’Ekip dell'agenzia aeronautica di Saratov, città tutta dedita all’aeronautica e che è stata aperta ai turisti solo dal febbraio del 1993, città nelle cui campagne atterrò il mitico Gagarin, primo uomo a compiere un'orbita attorno al nostro pianeta, ha un nuovo finanziatore, l'americanba NAVAIR (the U.S. Naval Air Systems Command)

La NAVAIR si è detta entusiasta di collaborare con l’agenzia russa ed ha previsto che, per il 2007, dovremmo assistere ai primi voli pubblici del disco volante e che saranno effettuati a Webster Field, Patuxent River, nel Maryland.

Il prototipo iniziale peserà solamente 227 chilogrammi (500 libbre), pochissimo rispetto a quanto a Saratov sostengono di poter fare volare con successo e come sperimentato dagli inizi del 1990.

La difficoltà maggiore in un velivolo discoidale è vincere l’attrito dell’aria, l’Ekip pare possa riuscire a superare questo scoglio. Il direttore della NAVAIR, il Dott. John Fischer, che si è recato a Saratov in settembre, sostiene che i progettisti dell’Ekip sono riusciti a creare un sistema per cui, attorno al velivolo, si crea un vuoto che permette all'aria di fluirvi intorno.

Molti, in questi anni, i tentativi compiuti da diversi stati per la realizzazione di dischi volanti e molti sono gli esempi che Wired riporta nell’articolo. Fischer ricorda a tal proposito, e mi pare importante sottolinearlo, i tentativi americani degli anni ’40 ed il mitico Flapjack.

Il Flapjack, un aereo da combattimento ad elica completamente curvo, poteva decollare ed atterrare come un elicottero. Fu sperimentato vicino alla celeberrima zona 51, la base militare che è stata protagonista di quella che Wired indica come un’ossessione aliena.

Al Flapjac, Phil Scott, autore del libro "The Wrong Stuff : Attempts at Flight Before (and after) the Wright Brothers" attribuisce la causa della nascita della leggenda dei dischi volanti; si legge sul suo libro: ""It's what originated many people's belief in flying saucers. Anyone on a lot of drugs would think it was a flying saucer." Scott racconta come il Flapjack fu un successo ma che la scelta di passare, per uso militare, agli aerei a reazione,  fece decadere il progetto. Tale affermazione meriterebbe ulteriori riflessioni ma a 360°. Quanto c'è in questa di vero? E cosa hanno visto, o hanno creduto di vedere, in tutti questi anni, centinaia di testimoni UFO?

Ma torniamo al disco volante in oggetto. Già lo scorso anno un rappresentante degli stati Uniti, Weldon Curt, si era recato in russia, a Saratov, ed era rimasto molto impressionato dal prototipo dell’Ekip. L’enorme città industriale, dedicata interamente alla ricerca aerospaziale militare, impiegava un tempo quasi 20.000 operai; oggi Saratov ha soltanto 5.000 operai, una crisi che vede una possibile risoluzione, quanto meno per il progetto Ekip, grazie agli accordi Russia-USA. Gli scienziati militari russi e gli assistenti tecnici americani lavoreranno perciò insieme nell’ambizioso progetto.

 

 

 

 

 

Merita comunque un’attenzione particolare un altro progetto, ad opera di una piccola società norvegese, la SiMiCon, sostenuta dal Ministero della Difesa della Norvegia. Tra un anno dovremmo saperne di più e vedere realizzato un prototipo dal nome RotorCraf, un velivolo a disco senza equipaggio. Che america e Russia saranno "battute" dal paese dei vichinghi? Vedremo, vedremo.

Il cielo si tinge di nuove immagini, il volo ritenuto oggi solo fantascientifico o "visionario" è più vicino di quanto non pensavamo.

 

Data: 24 dicembre 2003

Autore: Margherita Campaniolo

 

Sitografia di riferimento:

L'articolo di Wired http://www.wired.com/news/technology/0,1282,61681,00.html?tw=wn_tophead_1

Notizie su Saratov http://www.cozy-corner.com/italianpages/viaggi/saratovit.htm

Per vedere l'Ekip http://www.ekip-aviation-concern.com/index.htm

Per vedere lo storico Flapjack http://www.daveswarbirds.com/usplanes/aircraft/flapjack.htm

Il progetto di disco norvegese http://www.simicon.no/Archive.html  http://www.simicon.no/SRC_Project.html

Per acquistare il libro di Scott in lingua originale http://www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/1592580440/qid=1071448074/sr=1-1/ref=sr_1_1/104-5588564-6419954?v=glance&s=books

 

 
   

 

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