Una ricerca dell’Università di Ferrara e del prof. Alfonso Borsellini e del geologo di Ischitella, Michele Morsilli

Il Gargano come un affascinante Jurassic Park

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Rinvenute ad Apricena tracce di piante fossili, forse il cibo dei dinosauri erbivori che hanno abitato la regione fino al Cretaceo e dei quali ci sono molte impronte nel Parco Nazionale del Gargano

 

A distanza di alcuni anni dal ritrovamento dalle prime impronte garganiche di dinosauri, il gruppo di ricerca dell’Università di Ferrara guidati dal prof. Alfonso Borsellini e dal geologo di Ischitella, Michele Morsilli, annuncia in anteprima assoluta la scoperta di nuove impronte e di nuove testimonianze fossili che vanno ad arricchire il già straordinario patrimonio naturalistico e scientifico del Parco Nazionale del Gargano.
Un Gargano che durante il Mesoozoico, in particolare durante il Giurassico superiore e il Cretaceo (da 150 milioni di anni fa fino a 65, momento in cui i dinosauri scomparvero dal nostro pianeta) era il regno dei dinosauri.
L’ultima scoperta in ordine di tempo è avvenuta nelle campagne di Apricena. Si tratta, come sottolinea soddisfatto il dott. Morsilli, di «una variegata flora fossile del Cretaceo superiore che in questo importante contesto assume una valenza eccezionale in quanto ci fornisce tantissime informazioni non solo su cosa mangiavano i dinosauri erbivori, ma anche su che tipo di ambiente e clima esistevano durante le loro incursioni nella penisola Apula. Una scoperta che insieme a quelle delle impronte dei dinosauri avvenute in questi anni, tra Borgo Celano, Mattinata e Peschici, dimostrano che le ricostruzioni paleogeografiche ritenute valide finora, non sono del tutto corrette. Infatti – ci spiega attentamente il geologo di Ischitella – quando bisognava paragonare il Gargano ed il resto della Puglia a qualche ambiente attuale ci si riferiva sempre all’arcipelago delle Bahamas. Ma il nostro territorio doveva essere ben più grande di un arcipelago di isolette tropicali, in quanto doveva fornire acqua dolce e risorse alimentari sufficienti per sopportare una fauna con organismi di diverse tonnellate di peso. Inoltre, questi dinosauri non nuotavano e per raggiungere il nostro Gargano dovevano arrivare via terra. Quindi le impronte garganiche riscrivono la paleogeografia della nostra regione».
Sull’argomento interviene anche l’accademico dei Lincei, Alfonso Borsellini. «D’ora in poi bisognerà paragonare la piattaforma Apula ad un paradiso tropicale come la penisola della Florida. In effetti la forma della Puglia di oggi non è molto diversa da quella della Florida. Ed è proprio per questo che siamo andati recentemente in Florida per verificare le analogie con il nostro Gargano di un tempo. Dalle impronte alla paleogeografia, il Gargano come la Florida. Potrebbe essere un ottimo spot pubblicitario senza però dimenticare le ricchezze del Gargano, non solo quelle floro-faunistiche e geologiche, ma soprattutto quelle culturali che contraddistinguono questo splendido e affascinante Jurassic Park».

L’importante lavoro svolto dal gruppo di ricerca dell’Università di Ferrara testimonia come il Gargano sia stato luogo di calpestio e di passaggio di numerosi ospiti della nostra specie e di altre del regno animale. «Le rocce garganiche – aggiunge Michele Morsilli – ci testimoniano che durante il Cretaceo ci saremmo trovati un in un paradiso tropicale, con zone lagunari e piane di marea, isole con spiagge bianchissime e barriere coralline e anche aree di mare profondo appartenenti alla piattaforma carbonatica Apula. In particolare le aree attualmente comprese tra San Nicandro, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo appartenevano al dominio di mare basso, mentre la fascia tra Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Monte Spigno e Monte d’Elio rappresentava l’antico margine della piattaforma Apula composta da barriere coralline e dune subacquee di sabbie olitiche, infine la zona più orientale era occupata da un esteso pendio che raccordava la zona di mare basso al fondo del bacino».
I reperti fossili trovati saranno donati al nuovissimo Museo Civico di Apricena dove soprattutto i ragazzi delle scuole potranno studiarli nei loro particolari. Novità anche sul fronte dinosauri. A breve verrà inaugurato il nuovo Centro Visita del Parco a Borgo Celano che ospiterà le varie impronte di dinosauri rinvenute nella zona
 

 
   

Data: gennaio 2004

Autore: Saverio Serlenga

Fonte: (Fonte Garganopress )

 

 

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