Decenni di sfide tra Usa e Urss

Home

   

Non solo «Spirit» e «Mars Express». I primi passi per inviare sonde su Marte risalgono agli anni '60 e si inseriscono nella Guerra Fredda tra gli Usa e l'ex Urss. Così, tra il 1960 ed il 1970 sono state effettuate dai due Paesi circa 21 missioni verso il pianeta rosso, quasi tutte fallite. Delle missioni americane e russe, infatti, appena nove hanno registrato un successo, riportando a terra strumenti e risultati.
1960 - Gli scienziati dell'ex Unione Sovietica lanciano a ottobre due sonde, ma nessuna delle due riesce nemmeno a lasciare l'orbita terrestre.
1962 - Mosca ci riprova, ma anche questa volta, dopo essere entrata in orbita, la sonda si perde nello spazio profondo.
1964 - È la volta degli americani. Gli Usa programmano l'invio di due sonde Mariner. Un fiasco a metà. La prima sonda Mariner 3 non riesce nemmeno a raggiungere l'orbita terrestre, mentre la Mariner 4 arriva a destinazione, inviando a terra 22 foto straordinarie. Il 30 novembre di quello stesso anno i russi mandano in orbita la sonda Zond 2. La sonda riesce a partire, ma dopo qualche mese gli scienziati perdono i contatti e non se ne sa più nulla.
1969 - Gli americani riaprono il capitolo Marte, mettendo in orbita la sonda Mariner 6. Stavolta la missione è un successo, ma l'approdo sulla Luna di Aldrin e Armstrong, il 20 giugno, le ruba la scena. Alcune settimane più tardi viene lanciata in orbita verso Marte anche la Mariner 7 che porta a termine «un ottimo lavoro». Falliscono, invece, le due sonde russe Mars 2 e 3, lanciate dai russi.
1971 - 30 maggio 1971 la Mariner 9 raggiunge l'orbita marziana, inviando a Terra immagini spettacolari.
1973 - La Russia ritorna alla carica con altre quattro sonde. Ancora altri insuccessi.
1976 - Sulla scena delle esplorazioni interplanetarie arrivano le Viking 1 e 2 americane che violano per la prima volta il suolo del pianeta.
1988 - Nuovo tentativo russo di inviare sonde intorno al pianeta. L'obiettivo è la piccola luna Phobos. Il 7 luglio parte la prima sonda, Phobos 1, subito seguita il 12 luglio, dalla Phobos 2. Ancora due fallimenti.
1992 - Parte la missione Mars Observer, dopo anni di silenzio dovuti anche alla tragedia del Challenger del 1986. Mars Observer sarà un altro fallimento, la sonda fa perdere le sue tracce per un errore tecnico costato il successo della missione.
1996 - La Nasa riprende i voli verso Marte con la Mars Pathfinder. Gli americani fanno le cose per bene e mandano sul pianeta rosso il robot Sojourner. Un successo senza precedenti. Tutto il mondo segue la missione via Internet e dal pianeta arrivano immagini bellissime. Il 27 settembre, però, gli scienziati perdono definitivamente i contatti con la sonda madre Pathfinder. Il 7 novembre, parte anche la missione Mars Global Surveyor. Un goal a favore degli Usa: è l'estate del 2002 e la sonda manda ancora informazioni, avvalorando ipotesi di presenza di acqua.
1998 - Gli americani sono pronti a riprendere il volo con la missione «Mars '98» con l'invio di altre due sonde: la Mars Climate Orbiter e la Mars Polar Lander. La prima viene lanciata nel dicembre '98, la seconda poco dopo. Purtroppo, però, nè l'una nè l'altra riescono a compiere il loro lavoro. Sempre nel 1998 anche i giapponesi entrano nella competizione con la sonda Nozomi che però perde la sua traiettoria. La sonda sarà costretta a vagare nel cosmo fino al 9 dicembre 2003, quando il Giappone decide per motivi tecnici di abbandonare la missione.

 
   

Data: lunedì 5 gennaio 2004 15.40

Fonte: Il Tempo

 
   

Questo contenuto di Space Freedom è pubblicato secondo la licenza di utilizzo di Creative Commons, salvo diversa indicazione.

L'editore non assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti nell’articolo o di errori in cui fosse incorso nella loro riproduzione sul sito.