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ET a Monzuno

Fa un cerchio e vola via

Di Francesco Fabbriani

 
 
 

 

Il primo

 

Il secondo Il terzo  
 

 

A Gabbiano un’abitante vede una luce fortissima che si ferma un attimo nel cielo, come se volesse atterrare, poi schizza via.     Romano Mezzini trova strani segni nel suo campo di grano. Chiama un amico ufologo e il giallo scatena un grande interesse     Risale a pochi giorni fa. Una signora, ancora a Gabbiano, scorge diversi cerchi in un campo di erba medica. Non sono fatti da mezzi meccanici    
     

 

ET ha scelto Gabbiano di Monzuno come base per le sue esplorazioni?

Nessuno l’ha visto, ma periodicamente lascia le classiche impronte che gli appassionati di fantascienza interpretano come le tracce di un’astronave: i cosiddetti cerchi nel grano.

 

L’ultimo fenomeno risale a pochi giorni fa. “A Rioveggio, in località Piano di Lama, di fronte al Villaggio Santa Rita di Monzuno, al numero 61 della provinciale, ci sono cerchi in mezzo all’erba”, riferisce una testimone che lavora a Casalecchio e ha una casa a Monzuno. “Ho visto i cerchi la prima volta il 22 maggio scorso, ma non vi ho dato peso. Sabato, essendo libera dal lavoro, ho controllato da vicino e, con uno dei residenti di Gabbiano abbiamo individuato tre cerchi, uno del diametro di cinque metri, un secondo simile, ma con ai lati due cerchi più piccoli di un metro ciascuno. Poi un terzo cerchio, più distanza rispetto al gruppo, del diametro di un metro e mezzo. L’erba schiacciata dall’impronta è di colore giallo. Riconoscere l’impronta era diventato difficile, poiché il 22 maggio l’erba medica del campo era cresciuta”. La signora, che insiste per conservare l’anonimato, è sicura che non si tratti di uno scherzo. “L’impronta, perfettamente delimitata – spiega – non può essere stata tracciata da nessuno dei mezzi meccanici utilizzati in agricoltura. E non si può trattare neppure delle impronte lasciate dalle balle di fieno appoggiate a lungo sul terreno e che, una volta tolte, lasciano un’impronta sull’erba, ma totalmente diversa”.

La Testimone, insomma, è convinta di essere di fronte ad una visita extraterrestre. Convinzione supportata da due precedenti.

 

Alcuni anni fa Romano Mezzini di Montoro, vicinissimo a Gabbiano, trovò impronte simili nel suo campo di grano. “In un primo pensai a qualche buontempone – racconta Romano -. Poi qualche amico, appassionato di queste cose, diede una spiegazione ben precisa. Ne seguì un numeroso via vai di curiosi e studiosi. Non so a quale risultato siano giunti”.

 

Il terzo caso ha avuto come protagonista un’altra signora di Gabbiano la quale ha visto all’orizzonte, in cielo, nelle ore tarde del pomeriggio, una luce fortissima avvicinarsi velocemente alla valletta, fermarsi quasi volesse esaminare la possibilità di atterrare, e poi sparire in pochissimi secondi”.

 

Psicosi collettiva o verità? “Se realmente Gabbiano è una base extraterrestre, gli Ufo non sono pericolosi”, si scherza da queste parti. In attesa che l’Enterprice del capitano Kirk si decida a gettare gli ormeggi.

 

ASTRONAVI O EVENTI NATURALI! Il fenomeno dei cerchi nel grano comincia a far discutere a partire dalla fine degli anni Settanta. In Italia si contano un centinaio di casi, il più famoso dei quali in Lombardia. In Europa la più alta densità è stata riscontrata in Inghilterra, vicino a Londra, spesso in corrispondenza di siti di interesse archeologico.

 

     
 

Data: 03/06/08

Autore: Francesco Fabbriani

Fonte: Il Resto del Carlino

 
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