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Marche alla ribalta per i crop circles

 
     
 

Grandi anelli a Candia, ancora l'anconetano protagonista

Riflessione: giù la mani dall'UFO

 
 

 
 

di Margherita Campaniolo

 
     
  Le Marche, di anno in anno, sono state sempre presenti nell'elenco delle regioni italiane che hanno "ospitato" cerchi nel grano. Quest'anno, stagione 2007 ancora in corsa, 4 cerchi in 4 giorni hanno disegnato le campagne tra le provincie di Ancona e Pesaro. Il secondo crop circle in ordine di apparizione è quello che vedete fotografato, un cerchio iscritto al centro di tre anelli concentrici, intagliato su piante di frumento, nelle campagne di Candia.

Come spesso accade, l'affluenza di curiosi ed appassionati non si è fatta attendere tra lo sconforto del coltivatore del campo che, allo scopo di porre fine all'afflusso spesso poco ordinato  e rispettoso dei visitatori, ha provveduto a mietere il grano, cancellando così la formazione.

Di questo cerchio nel grano si è molto parlato e scritto, annunciato addirittura da un'Ansa. Si è detto ad esempio trattarsi di una formazione perfetta: falso, grande ma non così pulita; si è commentato fosse la più grande mai comparsa, falso, in Italia ci sono stati cerchi anche di 100 metri di diametro fin dal 2004 contro i 70 di Candia; si è scritto che al centro presentasse un forte avvallamento, uno schiacciamento (volendo sicuramente portarci a pensare ad un grosso oggetto volante calatosi), falso, al centro c'è un prevedibile quanto volgare (si può far di meglio e senza lasciare tracce) foro da paletto per l'esecuzione delle circonferenze; si è parlato essere un cerchio falso in quanto privo di anomalie come bruciature e nodi ingrossati e piegati, falso, anche se ci fossero stati il cerchio nel grano non avrebbe potuto essere definito altro che ciò che è: un vero crop circle in quanto, oggettivamente, una traccia intenzionale (o meno) di piante allettate...

E' forse altro un cerchio nel grano?

Eppure tra uno sberleffo, un ricorso agli alieni o al paranormale, un ironico commento e un riferimento ad esperti ed ufologi in possesso di rivelazioni su particolari fuori dal normale, troppo spesso, come nel caso del cerchio di Candia, l'informazione dà un colpo al cerchio ed uno alla botte e cioè tiene buoni sia gli scettici che i credenti senza mai essere davvero "informazione" al solo scopo di utilizzare i crop circles come possibile motivo di attenzione per testate e località magari così poco conosciute che, improvvisamente, un crop circle porta sulla bocca di tutti, in Italia come all'estero tra gli appassionati di cerchi.

Paradosso, si arriva a far dire ad esperti andati a vedere l'opera, cose addirittura mai dette o meglio, dette ma con significato totalmente opposto a quanto poi realmente riportato.

Perchè vi racconto tutto ciò e non mi limito ad una semplice e forse a voi più gradita cronaca del cerchio di Candia, una delle solite con date di ritrovamento, misure, caratteristiche, simbologie, coltivazione interessata ecc..? Perchè non se ne può più, già, non se ne può più di vedere il termine ufo svenduto tra le "messi", il ricorso al termine "ufologo" per accreditare ciò che conviene o meno accreditare...

Il giorno in cui esisterà, se mai ci sarà, una categoria professionale con quella qualifica, allora dire "l'ufologo ha dichiarato che" potrà avere un qualche senso; sarà come dire l'avvocato ha detto che (attingendo evidentemente alle norme giuridiche), il medico ha dichiarato che (secondo i dettami della scienza medica); fino ad allora, signori giornalisti, scrivete invece "Afferma il signor tal dei tali (nome e cognome)" perché non sta scritto in nessun posto esista una visione univoca e concorde del fenomeno cerchi nel grano tra quanti si occupano di ufologia. Ciascuno si assume la responsabilità delle proprie affermazioni, e se le assumano, finalmente, tutte le categorie coinvolte con l'argomento cerchi nel grano, il cronista come l'esperto, perché è pur vero che talvolta sono anche i cosiddetti ufologi a "nascondersi" dietro a quel termine per, non solo non assumersi un bel niente ma non facendo altro che riferire "il già riferito ma mai provato e passato per certo".

E se poi i crop circles possono essere, e lo sono, un modo originale per lanciare o rilanciare l'attenzione o il turismo in certe zone poco conosciute (e magari bellissime) d'Italia, fatelo pure ma evitate di far passare il posto come zona prediletta dagli alieni. Non vi accorgete che si cade nel ridicolo? E... scritto da una persona che si occupa di fenomeno ufo, non vi fa almeno pensare (se non arrossire?).

Non sarebbe magnifico, culturalmente stimolante, al passo con i fenomeni nuovi dell'arte come quella Concettuale, o della sociologia nel comportamento delle masse o con l'antropologia del secondo millennio, la psicologia dell'immagine e dell'immaginario, inquadrare il fenomeno dei cerchi nel grano? Fare conferenze, dibattiti, mostre fotografiche?

Giù le mani dagli ufo, li state uccidendo... E perdete l'occasione di ammirare con nuovi occhi lo strabiliante fenomeno dei cerchi nel grano.

 
     
  Consigliato di vedere
http://www.inpuntadipenna.com/509/crop-circles-ancona-foto-e-video-di-cerchi-nel-grano-fatti-in-casa/
 
 

 

 
 

Data: 28 maggio 2007

Autore: Margherita Campaniolo

 
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