Le Marche,
di anno in anno, sono state sempre presenti nell'elenco delle regioni
italiane che hanno "ospitato" cerchi nel grano. Quest'anno, stagione
2007 ancora in corsa, 4 cerchi in 4 giorni hanno disegnato le campagne
tra le provincie di Ancona e Pesaro. Il secondo crop circle in ordine di
apparizione è quello che vedete fotografato, un cerchio iscritto al
centro di tre anelli concentrici, intagliato su piante di frumento,
nelle campagne di Candia.
Come spesso accade, l'affluenza di
curiosi ed appassionati non si è fatta attendere tra lo sconforto del
coltivatore del campo che, allo scopo di porre fine all'afflusso spesso
poco ordinato e rispettoso dei visitatori, ha provveduto a mietere
il grano, cancellando così la formazione.
Di questo cerchio nel grano si è molto
parlato e scritto, annunciato addirittura da un'Ansa. Si è detto ad
esempio trattarsi di una formazione perfetta: falso, grande ma non così
pulita; si è commentato fosse la più grande mai comparsa, falso, in
Italia ci sono stati cerchi anche di 100 metri di diametro fin dal 2004
contro i 70 di Candia; si è scritto che al centro presentasse un forte
avvallamento, uno schiacciamento (volendo sicuramente portarci a pensare
ad un grosso oggetto volante calatosi), falso, al centro c'è un
prevedibile quanto volgare (si può far di meglio e senza lasciare
tracce) foro da paletto per l'esecuzione delle circonferenze; si è
parlato essere un cerchio falso in quanto privo di anomalie
come bruciature e nodi ingrossati e piegati, falso, anche se ci fossero
stati il cerchio nel grano non avrebbe potuto essere definito altro che
ciò che è: un vero crop circle in quanto, oggettivamente,
una traccia intenzionale (o meno) di piante allettate...
E' forse altro un cerchio nel grano?
Eppure tra uno sberleffo, un ricorso agli
alieni o al paranormale, un ironico commento e un riferimento ad esperti
ed ufologi in possesso di rivelazioni su particolari fuori dal normale,
troppo spesso, come nel caso del cerchio di Candia, l'informazione dà un
colpo al cerchio ed uno alla botte e cioè tiene buoni sia gli scettici
che i credenti senza mai essere davvero "informazione" al solo scopo di
utilizzare i crop circles come possibile motivo di attenzione per
testate e località magari così poco conosciute che, improvvisamente, un
crop circle porta sulla bocca di tutti, in Italia come all'estero tra
gli appassionati di cerchi.
Paradosso, si arriva a far dire ad esperti
andati a vedere l'opera, cose addirittura mai dette o meglio, dette ma
con significato totalmente opposto a quanto poi realmente riportato.
Perchè vi racconto tutto ciò e non mi
limito ad una semplice e forse a voi più gradita cronaca del cerchio di
Candia, una delle solite con date di ritrovamento, misure,
caratteristiche, simbologie, coltivazione interessata ecc..? Perchè non
se ne può più, già, non se ne può più di vedere il termine ufo svenduto
tra le "messi", il ricorso al termine "ufologo" per accreditare ciò che
conviene o meno accreditare...
Il giorno in cui esisterà, se mai ci sarà,
una categoria professionale con quella qualifica, allora dire "l'ufologo
ha dichiarato che" potrà avere un qualche senso; sarà come dire
l'avvocato ha detto che (attingendo evidentemente alle norme
giuridiche), il medico ha dichiarato che (secondo i dettami della
scienza medica); fino ad allora, signori giornalisti, scrivete invece
"Afferma il signor tal dei tali (nome e cognome)" perché non sta scritto
in nessun posto esista una visione univoca e concorde del fenomeno
cerchi nel grano tra quanti si occupano di ufologia. Ciascuno si assume
la responsabilità delle proprie affermazioni, e se le assumano,
finalmente, tutte le categorie coinvolte con l'argomento cerchi nel
grano, il cronista come l'esperto, perché è pur vero che talvolta sono
anche i cosiddetti ufologi a "nascondersi" dietro a quel termine per,
non solo non assumersi un bel niente ma non facendo altro che riferire
"il già riferito ma mai provato e passato per certo".
E se poi i crop circles possono essere,
e lo sono, un modo originale per lanciare o rilanciare l'attenzione o il
turismo in certe zone poco conosciute (e magari bellissime) d'Italia,
fatelo pure ma evitate di far passare il posto come zona prediletta
dagli alieni. Non vi accorgete che si cade nel ridicolo? E... scritto da
una persona che si occupa di fenomeno ufo, non vi fa almeno pensare (se
non arrossire?).
Non sarebbe magnifico, culturalmente
stimolante, al passo con i fenomeni nuovi dell'arte come quella
Concettuale, o della sociologia nel comportamento delle masse o con
l'antropologia del secondo millennio, la psicologia dell'immagine e
dell'immaginario, inquadrare il fenomeno dei cerchi nel grano? Fare
conferenze, dibattiti, mostre fotografiche?
Giù le mani dagli ufo, li state
uccidendo... E perdete l'occasione di ammirare con nuovi occhi lo
strabiliante fenomeno dei cerchi nel grano.