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Crop
Circles
Details
News Crop Circles 05
News Crop
Circles
04
English Version News
Db Italia 2005
Database
2004
Db
Italy
'04
Db
Italie 04
Database 2003
Db Italy
'03
Archivio 2003
Cum Grano Salis
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Spuntano strani
cerchi nel grano
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Pellegrinaggio di
giovani e genitori curiosi nel campo dietro l'asilo parrocchiale |
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di Alberto Sanavia |
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VIGONOVO.
Misteriosi cerchi nel grano: i ragazzi gridano
all'«invasione aliena», alcuni pensano sia una trovata per incentivare
il turismo, altri ancora una burla ben pubblicizzata, ma stilisticamente
male realizzata. Eppure da sabato il campo dietro
l'asilo parrocchiale, (proprio dove dovrebbe nascere il nuovo patronato)
è diventato l'attrattiva principale per i giovani del paese e genitori
curiosi.
«Tutto è iniziato sabato - dice il proprietario della Cartolibreria
Centrale di Vigonovo - quando diversi ragazzi mi hanno detto che in quel
campo erano apparsi strani cerchi». Tre, per la precisione, del diametro
di circa 5 metri l'uno. Un disegno a spirale all'interno di essi faceva
supporre che non si trattasse di un gioco del vento, ma di
una impronta creata da qualcuno che, forse, si è armato di tanta
pazienza. «Giovedì ero passato in bici - dice Alessandro, un ragazzino
che frequenta le scuole medie - e non c'era assolutamente nulla. Sabato
mattina sono ritornato con alcuni amici e le figure si vedevano bene».
Il vento e la pioggia di questi giorni hanno però intaccato le
forme, tanto che ormai se ne perdono le tracce.
I ritrovamenti dei cerchi e di altre figure nel grano sono iniziati
sulla fine degli anni '70 nell'Inghilterra meridionale: grandi fino a 25
metri di diametro o piccoli come una ruota, questi misteriosi cerchi
compaiono di notte, durante l'estate, e al loro interno le
spighe sono piegate a spirale e non spezzate. Ma grazie alla pubblicità
mediatica, ben presto il fenomeno è diventato di massa e, al riguardo,
non sono poche le burle messe in atto grossolanamente e talvolta
smascherate. Vittime della serie Tv «Smalville» e del film «Signs» del
2002 di Shyamalan - che proprio in questi giorni andrà in onda in prima
visione - l'opera fantastica di alcuni ragazzini ha forse trovato il suo
compimento in questi giorni a Vigonovo. La notizia, comunque, ha
rapidamente fatto il giro del paese. Il sindaco è stato subissato di
telefonate di gente che chiedeva o suggeriva spiegazioni. Dietro
all'asilo, soprattutto domenica, si è registrato un autentico
pellegrinaggio di curiosi che volevano vedere con i loro occhi le
misteriose forme disegnate sul grano.
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L'UFOLOGO |
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«Domani vado a controllare se sono
messaggi alieni»
Ritorna un
fenomeno già registrato in altre parti Tre figure geometriche infiammano
la fantasia della gente |
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VIGONOVO. Ogni qualvolta si scopra un disegno "astrale" nei campi, e
quasi sempre quelli di grano, si riporta inevitabilmente a galla il
dibattito mai risolto «Opera di extraterrestri o scherzo umano?». Gli
esperti del settore - ne esistono - i cerchi nel grano li chiamato
«pittogrammi». Ma anche gli esperti spesso usano molta prudenza, come
nel caso di Antonio Chiumiento, ex vicepresidente del Centro ufologico
italiano e primo presidente del Centro italiano studi ufologici. E'
colui che ha analizzato i due casi di pittogrammi rinvenuti finora nel
Nordest: nel 2004 furono scoperte figure geometriche in due campi
seminati di Fontanafredda (Pordenone) e Nervesa (Treviso). Ora accoglie
con entusiasmo il caso di Vigonovo, ma invita ad aver pazienza. «Andrò
di persona a raccogliere elementi nel campo teatro del nuovo
pittogramma», dice Chiumiento, che ora si interessa agli Ufo in veste di
ricercatore indipendente, «innanzitutto dovrò appurare che non si tratti
di una bufala, ossia di uno scherzo, o di un evento naturale, come a
volte succede con i giochi che fa il vento. Verificato questo, è
necessario analizzare le piantine del raccolto. Se gli steli sono
spezzati non si tratta certo di un fatto legato a forze superiori, ma di
qualcuno che ha agito meccanicamente. Altrimenti, se le piantine sono
solo piegate, allora si può iniziare a parlare di pittogramma genuino».
Ma come si fa a piegare gli steli di un campo? «In questi casi succede
che una sorgente di calore abbia assorbito tutta l'acqua della
vegetazione creando così una piegatura degli steli. Per ora mi è
difficile fare altre considerazioni sulla scoperta di Vigonovo, anche se
posso dire che questa è la stagione giusta per simili manifestazioni
aliene. A Nervesa, ad esempio, credo si trattasse della presenza di una
forza superiore».
La domanda immediata è: ma chi sarebbero questi alieni? «Sfere di
energia intelligente», conclude Chiumiento, «Ci lasciano quei messaggi,
ma noi purtroppo non riusciamo a decifrarli».
(Michele Modesto)
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IL FISICO |
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Morando: «Un evento semplicemente
impossibile»
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PADOVA. «Nell'universo esistono forze certe: quindi nessuna navicella
potrebbe atterrare indisturbata in un campo senza distruggerlo».
Maurizio Morando, docente di Fisica all'università degli studi di
Padova, smonta ogni ipotesi di «approdo alieno» in Riviera del Brenta.
Dopo una breve descrizione fornita al professore su quanto verificatosi
nell'area dietro l'asilo di Vigonovo, «nulla può far
lontanamente pensare ad un atterraggio privo di conseguenze sul terreno
stesso». Infatti, secondo il professore, «il calore sprigionato da un
motore dovrebbe come minimo bruciare l'erba o dilatare il terreno
attorno ai cerchi. Ipotizzando anche che si tratti di un oggetto volante
di piccole dimensioni in arrivo dallo spazio, il solo attrito dell'aria
causato dalla frenata dovrebbe aumentare di così tanto il calore attorno
alla carrozzeria da renderla quasi incandescente. Da quanto mi è stato
riferito, l'erba nel campo di Vigonovo è stata solo piegata e non vi
sono segni di bruciature o di perni che si siano appoggiati al terreno:
per ora le tecnologie a disposizione dell'uomo non sono arrivate a un
tale livello di perfezione». Ma come funzionerebbe un meccanismo di
frenata sul suolo? «E' un po' il procedimento contrario a quello del
lancio di un razzo -
dice Morando - perché, per fermare un oggetto volante di quelle
dimensioni, sarebbe necessario un getto di aria che funga da vero e
proprio "cuscino frenante". Per questo motivo lo spostamento dell'aria
non sarebbe circoscritto al perimetro della navicella ma muoverebbe
l'erba nel raggio di decine e decine di metri, un po' come avviene per
l'atterraggio di un elicottero. Negli Stati Uniti si sta progettando
un motore a ioni che non sprigiona troppo calore e quindi potrebbe anche
non bruciare la vegetazione. Anche in questo caso, però, la sola forza
frenante e il conseguente spostamento d'aria del mezzo, dovrebbe creare
un vero e proprio cratere e non limitarsi ad accarezzare dell'erba». Pur
trattandosi di discorsi al limite della fantascienza, anche in Italia da
qualche anno sono attivi delle vere e proprie ricerche su possibili
atterraggi di navicelle aerospaziali. «So che alla facoltà di ingegneria
aerospaziale di Milano - continua Morando - ci sono colleghi che
compiono studi su questo tipo di eventi che molto spesso, come in questo
caso, si rendono utili per smontare ipotesi d'improbabili atterraggi di
alieni».
(al.san.)
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Data:
10.05.2005,
Autore:
Alberto Sanavia,
Michele Modesto, al.san.
Fonte:Il
Mattino di Padova, p. 34 "Provincia"
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