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LA NEVE CONSERVA LE TRACCE DEGLI UFO

 
     
 

Misteriose impronte nella neve: una traccia del passaggio degli Ufo a Roveredo?


Chi può dirlo. Certo è che l'episodio accaduto ieri in tre case di via Ungaretti sembra uscito da una puntata di X-files. Solo che al posto degli agenti Skully e Mulder, ieri c'era l'ufologo pordenonese Antonio Chiumento che, con macchina fotografica e telecamera, ha documentato il fatto.

A insospettirsi degli strani segni lasciati nella neve, Plinio D'Avisio che ieri mattina ha fatto la scoperta. Una serie di impronte di forma rettangolare posizionate in alcuni tratti lungo la linea della tettoia, secondo forme particolari quasi a indicare delle lettere sul terreno. «Inizialmente ho pensato che qualche ladro fosse venuto a farci visita nella notte ha raccontato ma poi mi sono accorto che non c'erano segni di scasso, né tanto meno delle impronte che segnassero l'entrata o l'uscita di qualcuno dal nostro giardino.

Abbiamo cercato di capire come era successo perché non potevano derivare né dal tetto, in quanto sarebbero state presenti lungo tutta la linea della grondaia, né da parte di una persona perché le dimensioni non sono quelle di un piede normale, e comunque non spiegherebbero come questa sia uscita dal giardino senza lasciare traccia».


Un fenomeno che si è ripetuto pari pari in altre due case della stessa via. Lo stesso D'Avisio, incuriosito dal mistero, ha contattato Chiumiento: «I segni - ha commentato - sono la fotocopia dei ritrovamenti fatti nel febbraio del 1983 a San Giovanni al Natisone, oltre a quelli analoghi degli anni novanta in Lombardia. A distanza di tanti anni resta un punto interrogativo sulla loro origine, anche se sfido chiunque a darmi una spiegazione che giustifichi in natura questo fatto».
 

 
     
 

Data: Mercoledì, 23 Febbraio 2005

Autore: Stefania Del Zotto

Fonte: Il Gazzettino ed.Pordenone - Pag.1

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