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  RICOMPAIONO I CERCHI NEL GRANO
 
 
   
 

MERCATO SARACENO - Con l'estate tornano i cerchi nel grano. Ieri mattina i residenti della zona tra Mercato e Taibo, affacciandosi alle finestre, sui campi di fronte casa hanno potuto ammirare un paio di "crop circle". Due centri concentrici (nella foto Salvi) tracciati a poca distanza dall'E45, con le spighe schiacciate sul terreno. L'anno scorso la curiosità dei cesenati era stata solleticata dai cerchi che erano comparsi a Borello e Bacciolino, sempre nella prima decade del mese di giugno. Dopo qualche giorno, i componenti di una famiglia che abita nei pressi di una delle due zone aveva parlato di avvistamenti Ufo. Quei cerchi, secondo la versione più suggestiva e, tutto sommato, più affascinante, potrebbero essere di origine extraterrestre. Una spiegazione che suscita il sorriso compiaciuto di Francesco Grassi, responsabile nazionale Cicap per il fenomeno "cerchi nel grano". Lo scorso anno aveva giudicato "due belle opere" quelle di Borello e Bacciolino. Il Cicap è il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale. Il circlemaking, cioè l'arte di fare i cerchi , è nata dalla volontà di Doug Bower e Dave Chorley, due artisti inglesi decisi a regalare un'emozione ufologica (nel senso di "astronave aliena") a chi avrebbe ritrovato successivamente la traccia al suolo. Ed è stata subito recepita e imitata da altre persone, altri gruppi di artisti che con il tempo hanno contribuito alla produzione delle formazioni che oggi si trovano catalogate in libri, siti internet, calendari. "E' ovviamente impossibile dimostrare che tutte le formazioni prodotte siano state realizzate da uomini - spiega Grassi - Il successo del fenomeno ha come elemento cardine proprio l'anonimato degli autori. I circlemakers, cioè gli uomini che fanno i cerchi, hanno ormai costruito una loro filosofia di vita. Una delle regole più importanti che seguono è proprio quella di non reclamare la paternità della propria opera. Sembra paradossale, ma è così: una volta divulgata la paternità, la formazione perderebbe la propria magia". Spiegazioni ancor più compiute su questo fenomeno potrebbero darle due persone che di spazio se ne intendono: gli astronauti Shalizan Sharipov e Roberto Vittori. I due sono ospiti in questi giorni a Bagno di Romagna, dove stanno seguendo un programma di riabilitazione per smaltire alle terme le fatiche di una missione a bordo della navetta Soyuz.Particolare la coincidenza: i due cosmonauti sono arrivati a Bagno mercoledì sera. I cerchi sono comparsi giovedì mattina. Se Sharipov e Vittori, che domani sera saranno protagonisti di un incontro pubblico a Bagno, dovessero raccontare di essere arrivati in Valle Savio con la loro navetta spaziale, la spiegazione dei cerchi di Taibo sarebbe bella che trovata.

 
     
     
 

Data: 10.6.2005

Fonte:Corriere della Romagna Ed. Cesena

Link: http://www.corriereromagna.it/

 
     

 

 

 

 

 

 

 

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