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BIASSONO 
Per tutta la settimana un vero e proprio pellegrinaggio per vedere da vicino le strane impronte lasciate nel terreno


IN UN CAMPO DI SEGALE LE TRACCE DEGLI ALIENI?

 
 

 
 

BIASSONO - -  In un campo di grano su territorio di Lissone, al confine con
Bareggia di Macherio e Biassono sono atterrati... gli alieni. O meglio, questa la voce che si è diffusa mercoledì scorso in paese. Sul campo di segale di prima mattina sono comparsi dei sospetti «crops», ovvero disegni geometrici che si vorrebbero lasciati da astronavi extraterrestri.
I primi a dare l'allarme sono stati il noto esponente della Lega Nord, Fabio Meroni, con la moglie, Daniela Ronchi, entrambi esperti di ufologia. Del campo sono state scattate anche delle foto aeree e per tutta la settimana è stato un viavai di pellegrini per osservare da vicino lo strano fenomeno. Il terreno misura 25mila metri quadrati e i sospetti «crops» sono comparsi su circa il settanta per cento dell’area.
Molti gli scettici, ma a bordo del campo di segale, qualcuno assicurava che i segni erano inconfondibili.
«Non so cosa pensare - ha commentato Roberto Germani, di Carate - Può darsi che qui sia atterrato qualcosa di grosso».  Secondo gli esperti di agricoltura invece potrebbero essere stati il troppo concime o la pioggia a piegare le spighe.


 


«QUI è ATTERRATO QUALCOSA DI GROSSO». «MACCHé UFO, SONO STATI VENTO E PIOGGIA»



LISSONE -   «Non so proprio cosa possa essere successo», ha detto stupefatto Gianni Battistini di Vimercate, osservando la suggestiva scena nel campo in fondo a via Trieste, in territorio lissonese. «Il vento non può essere stato, e poi ieri (giovedì, ndr) l’erba era ancora più appiattita». «E’ stato il vento invece» ha ribattuto una signora di passaggio. «Ma l’aria non può disegnare forme così particolari» ha risposto l’uomo.
Teatro di dibattito la strada a ridosso del campo dei misteri. Molte automobili di passaggio in via Bottego rallentano e i guidatori lanciano occhiate curiose e divertite all’erba piegata.
Abbiamo trovato Simone Marchetti di Carnate, che, non appena captata la notizia dei «disegni alieni» ha voluto recarsi sul posto. «Sono un tipo curioso - ci ha spiegato, mentre osservava la base di uno stelo di segale piegato - Questo genere di cose mi affascina. Sarebbe bello poter avere una visione aerea della zona».
Abbiamo lasciato il giovane studiare il terreno del campo, mentre un altro capannello di persone si radunava in prossimità di una piazzola sulla strada.
«Tutta l’Italia è piena di queste cose» ha detto Roberto Parodi, camionista di Genova che ha sostato proprio a ridosso del campo per mangiare un panino, senza nemmeno accorgersi della strana disposizione dell’erba. «Da Pavia verso Nord - ci ha raccontato - ma anche in tutta l’Emilia Romagna è facile imbattersi in cose di questo tipo. Sono fenomeni naturali, magari inspiegabili, ma pur sempre naturali».
«E’ vero, episodi del genere ci sono in tutto il mondo - ha confermato Ivano Croce, milanese, che lavora in uno stabile della zona - Sono fenomeni atmosferici e geomagnetici, combinati con altri fattori quali la composizione del terreno e i temporali».
Non la pensa così Roberto Germani, di Carate, appassionato di «crop circles» e di ufologia. «Non so cosa pensare - ha detto - Non mi sento di escludere niente, a parte
l’ipotesi dello scherzo. E’ vero, la zona è trafficata anche di notte, ma “loro” potrebbero farsi beffa di noi con le tecnologie. Può darsi che qui sia atterrato qualcosa di grosso».
«E’ stato sicuramente un ufo - ha detto un gruppo di ragazze entusiaste, di ritorno da scuola - Cos’altro avrebbe potuto fare tutto ciò?» «Anch’io credo a queste cose - ha confessato Bruno Malberti, lissonese - Dobbiamo rispettare l’ipotesi che non siamo soli al mondo, e che qualcuno ci osserva. Sarebbe stato bello, anzi bellissimo, organizzare una grande “cazeoulada” insieme a loro, come benvenuto!».
«Sono tutte cavolate - ha affermato invece, Maurizio Bisognin, di Desio - Sarà stata una tromba d’aria locale, combinata con le bizzarie del concime». «Oppure degli ufo ubriachi: i disegni non hanno senso» ha scherzato un’altra signora. Abbiamo ritrovato, poi, Simone Marchetti, di ritorno dal sopralluogo nel campo. Hai trovato qualcosa di importante? «Solo questo accendino usato».

 



STRANE «SCRITTURE» ALIENE TRA LE SPIGHE?
Suggestive immagini prese dal cielo



BIASSONO - -  C’è chi non ha dubbi ed ha liquidato la «cosa» come conseguenza dei temporali che si sono abbattuti la scorsa settimana sull’operosa e scettica Brianza. E c’è invece chi il dubbio lo ha coltivato subito, facendo fotografare da un elicottero gli strani segni apparsi su un terreno in fondo a via Trento Trieste, appena oltre il cimitero e il confine con Lissone, insomma proprio davanti alla piattaforma ecologica di Bareggia.
L'ex sindaco Fabio Meroni e la moglie Daniela Ronchi, assessore alla Cultura di Lissone, sono stati i primi a dare «l'allarme» mercoledì scorso, di prima mattina. I coniugi abitano infatti nei pressi del campo di segale sul quale sono comparsi i sospetti «crops», ovvero i disegni geometrici che si vorrebbe lasciati da astronavi aliene. Appassionati di ufologia, tramite il borgomastro di Biassono, Angelo De Biasio, hanno contattato l'imprenditore Paolo Capra, titolare della «Biocoter». La figlia di quest’ultimo, esperta elicotterista, si è alzata in volo nel tardo pomeriggio. A bordo anche il fotografo Giancarlo Noli, del Fotoclub Sant’Andrea, che ha scattato decine di foto. Un punto di
osservazione privilegiato, che ha consentito di avere una visione d'insieme dei segni apparentemente senza senso apparsi nel campo di via Bottego. Il terreno misura 25mila metri quadrati ed i sospetti «crops»i sono comparsi su circa il 70 per cento dell'area. Si notano lunghe strisciate e covoni di spighe avvoltolate. La notizia del «fenomeno extraterrestre» non ha tardato a diffondersi. Già giovedì, si era creato un via vai di centinaia di pellegrini, che arrivavano, posteggiavano, raggiungevano i bordi del campo e, dopo guardinghe disquisizioni, si decidevano a calpestare il verdissimo tappeto,
misurando la piega delle spighe, erudendo gli astatnti sul perchè e il percome, secondo loro, del fenomeno. Un fenomeno al quale sarebbe stato interessato anche Giorgio Pastore del centro ufologico italiano.

 



Esperti di agricoltura si interrogano sulle possibili cause dei disegni
TROPPO CONCIME O «ALLETTAMENTO»?
 


BIASSONO - -   Le ipotesi suggestive dell’atterraggio di un ufo non convincono gli esperti di agricoltura. E nemmeno quelle dei fenomeni atmosferici o geomagnetici.
  Secondo un appassionato di orticoltura, infatti, la strana disposizione che le spighe di segale hanno assunto nel campo di Lissone che si raggiunge percorrendo tutta via Trieste è riconducibile solo a qualche piccolo errore tecnico nella gestione del terreno da parte del coltivatore che si occupa del campo stesso.
«Fino all’anno scorso nel campo c’era il granoturco - ci ha spiegato l’uomo, che ha preferito mantenere l’anonimato - Di conseguenza, il concime utilizzato era quello specifico del grano. Inoltre, anche la terra si era impoverita delle risorse minerali che la coltura consuma. Con la nuova stagione, visto che il raccolto dell’anno scorso non aveva dato buon esito, è stato deciso di seminare la segale».
E’ questo il momento in cui si sarebbero create le condizioni per questo strano fenomeno della natura.
«Chi ha seminato, probabilmente ha piantato più segale del necessario - ha proseguito l’uomo - Questo ha fatto sì che il cereale crescesse lentamente e con uno stelo piuttosto grosso. Per questo, è stata data una dose eccessiva di concime. Non avete notato che questo campo è l’unico della zona che presenta una crescita così avanzata per la stagione? La segale è cresciuta a dismisura in pochi giorni, grazie anche alle piogge e al caldo. Il fusto è rimasto debole, e così alcune striscie si sono letteralmente “lasciate andare” sotto il proprio peso».
Ma perché l’erba ha ceduto solo in alcuni punti?
«Bisogna considerare diversi fattori, tutti insieme - ci ha risposto l’uomo - I disegni sul terreno sono dovuti all’atto della distribuzione del concime e del seme, che non può essere uniforme. Teniamo presente anche che il fondo del terreno non è mai regolare e che in questi giorni ci sono stati anche vento e molti temporali».
Il tutto è ancora più semplice per un pool di periti agrari che abbiamo contattato.
«Si tratta sicuramente di “allettamento” - ci hanno spiegato - I cereali vernini (quelli invernali, ndr) spesso cedono sotto il peso della pioggia. Tutto qui».
 

 
     
 

Data: 10/05/05

Autore:

Fonte: Giornale di Carate - Prima Pagina

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