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«Niente segnali di extraterrestri»

 
     
 

Parla il fisico olandese Haselhoff che ha dedicato un libro al fenomeno

 
     
 

«Signs», il film di Night Shyamalan interpretato da Mel Gibson, uscito un
paio d'anni fa, ha riacceso il dibattito sui Crop circles (cerchi nel
grano), i misteriosi disegni geometrici che appaiono improvvisamente nei
campi di cereali, di cui nessuno è mai riuscito a capire la natura. Di
fronte all'impotenza della scienza dilagano le ipotesi più fantasiose, come
l'attribuzione a mani aliene o ad altri fenomeni soprannaturali. La scienza
rifiuta spiegazioni del genere, chiamando in ballo trombe d'aria, bolle di
energia fuoruscite dal terreno, fenomeni elettromagnetici o l'intervento di
qualche mistificatore. Quest'ultima tesi, però, è fermamente smentita dallo scienziato olandese Eltjo H. Haselhoff, che nel libro La natura complessa dei cerchi nel grano (Natrix), dimostra come i Crop circles non possano essere opera di imbroglioni.
Haselhoff, quarantenne fisico e ingegnere, è specializzato in ottica
lineare, in fisica di impulsi ottici ultracorti, in tecnologia degli
acceleratori lineari e così via. Per alcuni anni ha lavorato come
ricercatore nei laboratori di Los Alamos negli Stati Uniti e ha al suo
attivo numerose pubblicazioni. Ma a quest'anima di rigoroso scienziato ne
affianca una di artista : è anche pittore e musicista, e come tale è aperto alla fantasia, alla curiosità, all'ignoto. Lo abbiamo intervistato.


- Signor Haselhoff, che cosa sono esattamente i Crop circles ?
"Questa espressione è fuorviante, perché induce a credere che simili
fenomeni si manifestino solo nei campi di grano e in estate. Essi, al
contrario, sono segnalati durante tutto l'anno e in ogni tipo di
vegetazione, grano, mais, spinaci, patate, carote, senape, sia d'estate che d'inverno, e persino sul ghiaccio o sulla sabbia. E non solo in Inghilterra, in India e in America, come si dice, ma in tutto il pianeta, dall'Olanda alla Germania, dalla Francia al Giappone, dall'Italia a Israele, dal Canada alla Nuova Zelanda. Si tratta di disegni formati da insolite disposizioni degli steli d'erba o delle spighe di grano, che formano cerchi, spirali, stelle, fiori, scacchiere. Alcuni si estendono per centinaia di metri ed è possibile abbracciarli con lo sguardo solo sorvolandoli. I Crop circles sono divenuti da poco oggetto dell'interesse popolare, ma esistono documenti molto antichi, tra i quali uno risalente addirittura al Seicento, che descrivono analoghe apparizioni."


- Da scienziato, come spiega questi fenomeni ?
"Io li studio, ma non sono approdato ancora ad alcuna spiegazione sulla loro origine. Sto cercando di capire. Si è detto che i Crop circles siano opera degli spiriti della terra, messaggi di extraterrestri, porte per accedere ad altre dimensioni... Come scienziato, scarto a priori questo genere di interpretazioni. Prima di chiedersi 'chi' esegua questi disegni, va capito 'come' si siano formati. Solo dopo averli studiati nei minimi particolari e avere scoperto tutto il possibile sulla loro composizione, sarà possibile formulare qualche ipotesi sulla loro origine."


- Le sue ricerche cosa hanno messo in evidenza?
"Ho dimostrato che i Crop circles non possono essere lo scherzo di un
buontempone. Certo, è possibile falsificare un Crop circle, ma non è
altrettanto facile riprodurre i fenomeni ad esso connessi. All'interno di
questi disegni, infatti, si riscontrano una serie di anomalie biofisiche,
chimiche e fisiche, che non possono essere create artificialmente : le
piantine appaiono bruciacchiate, gli steli hanno una crescita innaturale, e
si registra una radioattività insolita. Spesso sugli steli si trovano insetti morti, che sembrano esplosi. Tutto questo fa pensare a una forma di
calore o di radiazione elettromagnetica. Curioso è anche che le spighe di
grano siano piegate.
"All'interno dei cerchi, infine, non si trovano mai impronte. Nel 1997 in un
campo di carote in Olanda apparve una specie di ellisse irregolare tagliata
da una diagonale e collegata a un rettangolo. Io fui tra i primi ad
esaminarla. Il terreno era molle, e camminando vi si lasciavano impronte
profonde alcuni centimetri, eppure non c'era la più piccola orma oltre alle
nostre. Le foglie delle piante erano schiacciate in avanti in una metà del
disegno e all'indietro nell'altra metà. Se qualcuno le avesse piegate nel
corso della notte, avrebbe dovuto lasciare le sue impronte."


- Ha mai assistito "in diretta" alla formazione di un Crop circle ?
"No, questi fenomeni si formano quasi sempre di notte. La mattina i
contadini vanno nei campi e si trovano di fronte le piante schiacciate,
intrecciate e piegate in modo innaturale. Ma ci sono persone che sostengono di aver assistito alla formazione di un cerchio e hanno riferito che il fenomeno dura qualche secondo, durante i quali il grano viene appiattito da una specie di flusso d'aria. Molti hanno anche affermato di aver visto delle 'sfere di luce' bianche, azzurre e arancioni sfrecciare sul grano. E non si tratta di allucinazioni. Le sfere di luce sono state fotografate e riprese con videocamere, e hanno lasciato tracce visibili nel grano, come spighe disidratate o segni di bruciature perfettamente circolari su superfici di metallo o legno."


- Sarebbero le sfere di luce a formare i famosi cerchi ?
"Quelle sfere potrebbero rappresentare un fenomeno naturale ancora
sconosciuto. Oggi ci sono molti cambiamenti ambientali i cui effetti non
sono ancora del tutto noti, come il surriscaldamento terrestre, l'effetto
serra, la diminuzione dello strato di ozono. Si può quindi ipotizzare che le
sfere di luce avvistate siano una conseguenza di qualcuno di questi
fenomeni. Forse queste sfere emettono una combinazione di radiazioni capaci di surriscaldare gli steli delle piante, causandone l'allungamento e
modificandone la struttura chimica. Queste ipotesi, però, non spiegano da dove provengano le sfere di luce, né cosa ci sia davvero dietro ai Crop circles. Io sono un uomo di scienza e non credo agli extraterrestri che mandano segnali, come si vede nel film di Shyamalan. E' però innegabile che i cerchi nel grano sono il risultato di una grande intelligenza."

 
     
 

Data: 20 marzo 05

Autore: Roberto Allegri

Fonte: L'Arena di Verona

Link: collaborazione Gildo Personè - CISU

 
     
     
     

 

 

 

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