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Database 2003 |
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Aggiungi un posto "al cerchio" Incentivi europei per il crop-turismo cercasi di Margherita Campaniolo
Una particolarissima ed emblematica notizia ci proviene dalla Polonia attraverso l’agenzia Reuters. E’ intenzione delle autorità polacche chiedere all’Unione Europea un finanziamento di $126.000.000 allo scopo di implementare lo sviluppo urbanistico del paese e migliorare i servizi destinati al turisti. Fin qui nulla di singolare se i turisti in questione che s’intende “coccolare” di tutti i confort fossero di un tipo un po’ particolare, non propriamente interessati ai tanti monumenti e ai paesaggi della Polonia quanto quelli appassionati di crop circles, formazioni che da circa quattro anni a questa parte interessano soprattutto Wylatowo, cittadina della Polonia occidentale. A parlare alla Reuters è Tadeusz Filipczak, amministratore del posto: “Stiamo elaborando una richiesta formale, vorremmo riparare il sistema fognario e mettere su un campsite per gli ospiti che visitano i nostri campi per visitare i crop circles in modo che possano fare tutte le domande che vogliono con comodità”. Non ci stupiamo affatto che il fenomeno diventi in breve un fatto economico, l’esperienza inglese, in tal senso, ha fatto scuola, lì il fenomeno dei cerchi è un vero affare a tanti zeri in molti e svariati settori, ci incuriosisce solamente sapere come poi risponderà l’Unione Europea ad una tal richiesta. Se la Polonia otterrà i fondi siamo certi che l’Italia non sarà da meno e chissà quale potrebbe essere l’amministrazione che si aggiudicherebbe l’appalto; quella di Milano? Il Piemonte? Oppure l’Emilia? Oppure saranno scelti luoghi “alieni doc” al di là dei numeri? Allora il Lazio per l’originalità, l’abilità e le sue mosche morte? Abbiamo ancora qualche annetto davanti per vedere cosa accadrà. Finanziamenti o meno, alieni o circlemakers, attorno ai crop circles è normale, direi naturale, assolutamente umano fare “cerchio” come attorno ad un tavolo, una tavola rotonda in cui ci stanno tutti, senza litigare stavolta, e senza disdegnare il “piatto”: artisti, fotografi, ufologi e non, albergatori, produttori, amministrazioni, coltivatori (per carità, non adesso, per adesso i nostri hanno avuto poco da godere ma fra qualche anno impareranno a “farsi valere” come i colleghi inglesi) ecc… e senza alcuno scandalo; si sa, è la legge del vivere sul nostro pianeta. E gli alieni? E il “messaggio”? E chi se lo ricorderà più il messaggio? Non era forse di purezza, amore per la natura e tutte le creature e staccarsi dalle miserie umane? Mah! Questi terresti! Dalle bancarelle davanti al tempio ad oggi nulla è cambiato!
Margherita Campaniolo Web Master di
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