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Come
vedere le tempeste geomagnetiche
Come sanno gli appassionati (e gli abitanti delle latitudini
più alte), durante i periodi di eruzione solare, la Terra viene investita da un
vento, il cosiddetto vento solare, di protoni ed elettroni. L'effetto, visibile
alle alte altitudini, è quello di spettacolari aurore boreali. In genere il
campo magnetico terrestre è in grado di proteggerci da quest'enorme tempesta, ma
una certa quantità di energia lo attraversa comunque, andando a interagire con
il nostro Pianeta. Sono le cosidette tempeste geomagnetiche, in grado di
interrompere comunicazioni satellitari, esporre le navicelle spaziali ad alta
quota a radiazioni eccessive e danneggiare reti elettriche a terra. Ma anche di
produrre le aurore boreali.
Foto “elettroniche”. Recentemente, una fotocamera in orbita,
nota con il nome di Solar Mass Ejection Imager, è stata in grado di
riprendere per la prima volta le nuvole di elettroni che circondano la Terra e
che vengono espulse dal sole durante i periodi di eruzione solare. Le immagini
dovrebbero comportare un netto miglioramento delle “previsioni del tempo
spaziali” sino a riuscire a prevedere le tempeste geomagnetiche. La fotocamera
potrebbe essere utilizzata per esempio per tracciare con precisione le
traiettorie del vento solare.
Aurore ad alta quota. Un'altra rivelazione di questo recente
strumento è stata l'esistenza di aurore ad alta altitudine, ossia a più di 800
chilometri sopra la terra. Una scoperta che ha sorpreso molto gli scienziati,
convinti sino ad ora che la densità delle molecole dell'aria non era abbastanza
sufficiente da permettere il fenomeno delle aurore. E confermando quanto da
tempo andavano raccontando gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale
che orbita a circa 400 km dal suolo, che riferivano di aurore boreali ad alta
quota (circa 800 km). Per anni non sono stati creduti.
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