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Il colore dell'universo giovane
Le stelle primordiali emettevano soprattutto luce blu

Un team internazionale di astronomi ha determinato il colore dell'universo quando questo era molto giovane. Se oggi il cosmo è più o meno beige, nel distante passato, quando aveva soltanto 2.500 milioni di anni, era molto più azzurro.
Si tratta dei risultati di un'analisi estensiva e dettagliata di più di 300 galassie all'interno di una piccola porzione di cielo nell'emisfero meridionale, il cosiddetto Hubble Deep Field South (HDF-S). Lo scopo principale dello studio era quello di comprendere come fosse organizzato il contenuto stellare dell'universo e come cambiasse con il tempo.
"Il colore blu dell'universo primordiale - spiega l'astronomo olandese Marijn Franx dell'Osservatorio di Leiden - era causato dalla predominante luce blu proveniente dalle stelle più giovani nelle galassie. Il colore odierno, più rosso, è dovuto al numero relativamente maggiore di stelle più vecchie e rosse".
Secondo il leader del gruppo, Gregory Rudnick del Max-Planck-Institut di astrofisica di Garching, in Germania, "poiché la quantità totale di luce nell'universo in passato era più o meno la stessa di oggi, e poiché una giovane stella blu emette più luce di una vecchia stella rossa, nel primo universo esisteva probabilmente un numero di stelle significativamente minore rispetto a oggi. Il nostro studio suggerisce dunque che la maggioranza delle stelle si siano formate più tardi, non molto prima del Sole, quando l'universo aveva circa 7.000 milioni di anni".
I risultati sono basati su dati raccolti con lo strumento ISAAC al telescopio VLT dell'European Southern Observatory (ESO), nell'ambito del progetto di ricerca Faint InfraRed Extragalactic Survey (FIRES). Lo studio è stato descritto in un articolo pubblicato sul numero del 20 dicembre 2003 della rivista "Astrophysical Journal".

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