Clonato anche un maiale
Dopo il toro Galileo e la cavalla Prometea, due cloni nati nel
Laboratorio di tecnologie della riproduzione presso il Consorzio per
l'incremento zootecnico di Porcellasco (una frazione di Cremona), sta per
nascere anche un maiale.
Non se ne conosce ancora il nome, ma l'utilizzo, quello sì: le sue cellule,
adulte, potrebbero integrare quelle del fegato umano quando colpite da malattie
degenerative.
Proprio vero, quindi, il detto contadino: "Del maiale, non si butta niente".
Il laboratorio è diretto dallo scienziato Cesare Galli che guida
un'equipe di esperti in biotecnologie.
Quando nel 1999 a Porcellasco venne al mondo Galileo, il primo toro
generato da una cellula del sangue prelevata da un bovino adulto, il mondo
scientifico rimase sbalordito per la difficoltà dell'esperimento.
Scalpore maggiore
suscitò la nascita della
puledra Prometea
avvenuta lo
scorso anno: i cremonesi batterono sul tempo gli americani che avevano ben altri
mezzi a disposizione.
Gli esperimenti sui suini attualmente in corso si inseriscono in un lavoro di
ricerca che vede la struttura cremonese affiancata dall'Istituto superiore della
sanità.
L'obiettivo è di sviluppare la clonazione a fini terapeutici che in futuro
potrebbe dare risultati importanti nella cura di alcune tra le principali
malattie degenerative dell'uomo.
Tratto da Panorama