"Per la prima volta un embrione umano ottenuto per clonazione è stato fatto sviluppare in laboratorio fino a raggiungere il massimo stadio raggiungibile prima dell'impianto in utero e nel quale è possibile prelevare cellule staminali pluripotenti. E' il frutto della ricerca condotta da americani e coreani" si legge nella prima pagina della Stampa. Il quotidiano diretto da Marcello Sorgi scrive ancora: "L'unico obiettivo dell'esperimento è terapeutico. Le nuove cellule potrebbero infatti essere usate per riparare il tessuto del cuore dall'infarto, per guarire malattie come il cancro e il morbo di Parkinson". Sul Corriere della Sera Franca Porciani spiega: "Hanno preso l'ovocita di alcune donne, l'hanno svuotato del nucleo e nel piccolo guscio hanno inserito il nucleo di una cellula prelevata dalle stesse donatrici. E' spuntato un embrione. In un laboratorio di Seul gli scienziati lo hanno fatto sviluppare un po', fino allo stadio iniziale della cosiddetta blastocisti. Pensiamo alle donne che hanno donato ovociti per l'esperimento. Ora possiedono cellule staminali autologhe, cioé col loro patrimonio genetico, congelate. Se la ricerca andasse nella direzione sperata e un giorno fossero colpite da una malattia degenerativa avrebbero speranze di guarigione facendosele inoculare". >VITTORIA DELLA SCIENZA O SCONFITTA DELLA COSCIENZA? DI' LA TUA Il commento di Edoardo Boncinelli: "Ci sono ovviamente dei ma. Il primo e più grave è di natura etico-religiosa ed etico-sociale. Si tratta di produrre, in maniera non convenzionale, un embrione umano allo scopo di poter disporre di queste cellule. Il secondo è dato dalla bontà delle cellule staminali prelevate da tale embione precoce. Il terzo riguarda il trattamento che le cellule staminali devono subire per dar luogo con successo al tipo di tessuto che noi desideriamo: pelle, muscolo, osso, nervo e così via". Sulla Repubblica Renato Dulbecco obietta: "In tutte le malattie degenerative l'individuo affetto ha delle alterazioni geniche che sono parte del processo producente la malattia. Queste alterazioni sarebbero presenti nelle cellule staminali prodotte dalla clonazione, e perciò ci si può domandare se queste cellule sarebbero utili come agenti terapeutici. Un'altra critica è che non è necessario usare cellule staminali embionali per cercare di curare le malattie degenerative. Infatti l'organismo umano adulto contiene cellule staminali, denominate adulte, in tutti gli organi. Perciò si potrebbero usare queste cellule per i tentativi terapeutici". Sul Messaggero Stefano Trincia scrive: "Le organizzazioni per la difesa della vita hanno denunciato con vigore l'esperimento, definito l'ultimo passo perima del concepimento di esseri umani in laboratorio". Sul Giornale Nino Materi precisa: "La clonazione di embrioni umani realizzata a Seul, nel nostro Paese sarebbe fuorilegge. E questo proprio in virtù della legge sulla fecondazione artificiale approvata tre giorni fa". Il giornalista sottolinea le parole di Francesco D'Agostino, presidente onorario del Comitato nazionale di bioetica: "La legge appena approvata è esplicita nel proibire la clonazione degli embrioni sia a fini procreativi che di ricerca, la clonazione rappresenta la forma estrema di manipolazione, l'interesse della scienza va subordinato alla dignità dell'uomo". Tiscali Oggi |