Cina. Storia di “Contatto Alieno” Altro che Kamasutra, lui l’ha fatto con un’aliena! Il primo cinese nello spazio? C’è già stato e ben quattro anni fa! Ma giovani cinesi nello spazio crescono… |
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di Margherita Campaniolo |
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Nel III secolo d.C. l’indiano Vatsyayana Mallanaga scriveva in sascrito un testo divenuto, universalmente, tra i più noti: Kamasutra. Riedito oggi dalla inglese Oxford University Press riporta in luce la filosofia e la realtà storica dell’epoca in cui fu pensato, epoca che vede la presenza di una donna che niente ha della “succube”, una versione di donna mille miglia distante dal quella occidentale. Pare che anche nello spazio la pratica sessuale sia tutt’altro che priva di stretto contatto tra individui e che le aliene sappiano esattamente cosa vogliono e come lo vogliono quanto e più delle terrestri orientali del III secolo. Un singolare racconto in tal senso ci viene dalla Cina, un paese, a mio parere, sui generis e tra i più sorprendenti per aspetti che, visti dall’occidente, possono apparire contraddittori: la Cina è forse una delle poche nazioni al mondo in cui lo studio degli UFO vede partecipi, assolutamente alla luce del sole, (leggasi il link http://www.margheritacampaniolo.it/ufo.htm ), personalità del mondo accademico e colto come, ad esempio, l'ex Presidente dell'Università Aerospaziale di Beijing, ed in cui i testimoni UFO non vivono alcun problema d’immagine o denigrazione, neanche di fronte alle dichiarazioni più “pittoresche” e bizzarre. Eppure la Cina è una nazione che non si può dire certo “libera”: le libertà di culto o di pensiero politico non sono garantite, vige uno stretto controllo governativo e militare eppure lì, l’idea che possano esistere UFO ed alieni che visitano il paese non “sconvolge” affatto le autorità; queste ultime non vedono in ciò una minaccia per il potere costituito, qualcosa di destabilizzante, un segreto da mantenere tale o qualcosa da reprimere come per una Tiennammen. Già tre anni fa si contavano ben 50.000 membri per la sola “China UFO Research Center” (assolutamente approvata dal governo) e 200.000 erano le copie distribuite bimestralmente dalla ventennale pubblicazione UFOs (rivista di informazione ufologica)…. insomma l’argomento UFO non è una materia da tenere sotto il più stretto cover-up (argomentazione tra le più “battute” dagli ufologi occidentali) ed una delle poche tematiche per le quali è concessa la costituzione e lo svilupparsi di movimenti organizzati. “Abbiamo così tante segnalazioni di incontri ravvicinati che non credo sia possibile, per chi ne è al di fuori, immaginarne il numero…. Ce ne occuperemo senza preconcetto” così dichiara, ad un giornalista del Time, Zhang Jingping, direttore dell'associazione di ricerca Beijing UFO Research Association. Una di queste dichiarazioni ha dell’incredibile ed ha reso l’uomo che ne è protagonista il viaggiatore intergalattico più famoso del paese, in una competizione di tutto rispetto con gli astronauti (i primi della Cina) che tra pochi giorni partiranno per lo spazio. Il suo nome è Meng Zhaoguo e vive nell’ultima casa di un vicolo della Red Flag, campo della Manchurian (Heilongjiang), ai bordi della foresta siberiana. Quattro anni fa Meng vide, vicino a Phoenix, un oggetto metallico. Credendo fosse un elicottero fermo per motivi tecnici, si è soffermato ad osservare meglio dalla valle in cui si trovava quando qualcosa lo colpì sulla fronte tanto forte da farlo cadere a terra. All’epoca egli aveva 36 anni e da allora le “stranezze” non sono terminate: una notte, dopo qualche tempo da questo primo “contatto”, Meng si è trovato a levitare a tre metri di altezza mentre, sotto di lui, la moglie e la figlia dormivano tranquillamente. A questo punto un’aliena dalle sei dita e dai lunghi peli sulle gambe (tanto lunghi da intrecciarsi tra loro), anche lei sospesa nel vuoto, lo ha “cavalcato” per quaranta minuti consecutivi e lasciandogli su una coscia, alla fine del “rapporto” e prima di sparire attraversando un muro, un contrassegno di cinque centimetri di lunghezza. A distanza di un mese dall’evento, Meng si è sentito trasportare, ha attraversato anch’egli la parete e si è ritrovato su un’astronave aliena. La prima cosa che Meng ha pensato di chiedere è stato di poter incontrare la “donna” di quella notte ma si è sentito rispondere che ciò era impossibile; gli è stato però annunciato che, tra 60 anni, in un pianeta distante, il figlio di un contadino cinese sarebbe nato. “Vedrò mai questo bambino?” questa la domanda dell’uomo, domanda che ha avuto una risposta affermativa ma non è dato sapere all’uomo come e dove ciò mai accadrà. La Cina attende l’emozione del primo connazionale nello spazio? A detta di Meng Zhaoguo c’è già stato: lui, ben quattro anni fa! E giovani cinalieni nello spazio crescono…
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Fonte: Time - 29/09/2003 |
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