Ciarlatani in tv, è l’ora di discuterne sul serio LA DENUNCIA DI «STRISCIA LA NOTIZIA» PONE IN OGNI CASO UN IMPORTANTE di Massimo Polidoro |
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LA polemica tra «Striscia la Notizia» e Paolo Bonolis merita qualche riflessione. Senza entrare nella bagarre tra emittenti, vorremmo solo ricordare qual è stata la scintilla di tutto: la presenza a «Domenica In» di una medium che sosteneva di poter contattare gli spiriti nell'aldilà, mentre «Striscia» ha dimostrato che (ovviamente) non sa fare nulla di tutto ciò. Da qui nasce lo scandalo: la Tv di stato, la Rai, ospita e dà credito a persone che sfruttano il dolore o l’ingenuità della gente. Manco a dirlo, il recidivo Bonolis domenica sera ha di nuovo dato ampio spazio a un signore che raccontava di aver avuto da un fantasma la giusta imbeccata per vincere al Lotto o al Totocalcio. Bene, è importante che finalmente se ne parli. Personaggi del genere da anni frequentano quasi ogni giorno le trasmissioni tanto della Rai quanto di Mediaset. E' dal 1989, cioè da quando è nato, che il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) sollecita la tv a mostrare più rispetto per il pubblico e a non offrire pubblicità a maghi, medium, guaritori e ciarlatani di ogni tipo. Ma l'appello è quasi sempre caduto nel vuoto. Le tv, anzi, sono arrivate a contendersi i personaggi più imbrobabili e palesemente in malafede. Prendiamo quel "mago" che si veste in modo bislacco e parla con il plurale majestatis: non ci sarebbe niente di male se si presentasse come attore brillante, ma pretende di avere facoltà paranormali e ogni volta che le TV lo chiamano è tutta pubblicità gratuita che regalano al suo studio di consulenze magiche. Oppure prendiamo il caso della medium americana Rosemary Altea: un anno sì e uno no cala in Italia e prima è accolta con tutti gli onori nei programmi di Maurizio Costanzo su Canale 5, quindi passa in Rai per doverosa par condicio. L'Altea sostiene di parlare con gli spiriti e vende questa illusione a caro prezzo a chi ha sofferto un lutto e si rivolge a lei in cerca di conforto. Eppure, tutte le affermazioni da lei fatte (che sarebbe stata la medium di Clinton, che famosi scienziati avrebbero certificato i suoi poteri) si sono rivelate false e le tecniche da lei usate per fingere i contatti con gli spiriti sono state più volte smascherate dal CICAP. Non importa. La medium aiuta a fare buoni ascolti e allora le si stendono i tappeti rossi in Tv. E che dire degli oroscopi? Possibile che la Tv di Stato senta il dovere di dedicare a questa pseudoscienza tanto spazio? L’astrologo nei talk show non manca mai e a inizio anno due intere serate vengono dedicate alle previsioni. Il CICAP mette da parte ogni anno le previsioni degli astrologi e dopo 365 giorni va a controllare: nessuno indovina mai nulla di ciò che succede, l'astrologia dimostra costantemente di non funzionare. Non importa, basta che l'astrologo sia accattivante e faccia salire l'audience di un punto o due e il suo posto in Tv - pagato con i soldi del canone - è assicurato. Qual è il problema? Il fatto che, oltre che diseducativo, portare i ciarlatani e la pseudoscienza in televisione contribuisce non solo a incoraggiare la già diffusa tendenza all'irrazionalità, ma anche a regalare credibilità a personaggi che traggono profitto dai bisogni e dalla disperazione del prossimo: e per una Wanna Marchi smascherata, ci sono tanti altri personaggi simili che lavorano indisturbati quasi su ogni canale. Intendiamoci, non si vuole certo impedire che si parli in Tv di argomenti misteriosi e paranormali, anzi: il pubblico è affascinato dal mistero e ha ragione a volerne saperne di più. Ma oggi, invece di aiutarlo a capire, quello che passa la Tv contribuisce più che altro a confondergli le idee, alimentando speranze (di parlare ancora con chi non c'è più, di guarire da qualche malattia, di prevedere e controllare il futuro, di trovare un lavoro o l'amore) che finiranno per rivelarsi - quando va bene - solo tristi abbagli. E' davvero così difficile dimostrare maggiore integrità e lavorare per fornire un'informazione più corretta ed equilibrata? Perché non approfittare del faro che ancora una volta si è acceso sull'argomento "misteri in tv" per affrontare la questione seriamente e in maniera costruttiva? A questo punto, non farlo sarebbe molto più che un errore. [TSCOPY]Segretario nazionale del CICAP[/TSCOPY] |
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Data: gennaio 2004 Autore: Massimo Polidoro Fonte: La Stampa |
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