BUFALE E TERAPIE
Come distruggere il cancro facendosi salire la temperatura

 

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Che cosa hanno in comune la denuncia di un complotto americano dietro l'11 settembre, l'oroscopo dei pellerossa (scoprite se siete lontra, salmone o lupo), la cromoterapia (intesa come cura attraverso i colori) e la ricerca del genio della lampada che è dentro ciascuno di noi? Sfogliando il catalogo «inverno 2003-2004» del Giardino dei libri, una brochure di «vendita per corrispondenza e segnalazioni di qualità» redatto da Rosa Tumolo e stampato a Bologna in 53mila copie, con omonima libreria di riferimento a Rimini e sito Internet, il nesso appare abbastanza chiaro. C'è una nascente subcultura, intendendo per subcultura una forma di cultura alternativa a quella (numericamente) dominante, per cui da un lato niente di quanto è «ufficiale» è vero e, dall'altro lato, dovremmo invece credere a una serie di fregnacce new age la cui diffusione rasenta la circonvenzione di incapace. Insomma si sta formando una nuova superstizione tra l'orientalismo e il no global più dietrologico, le cui basi culturali sono stampate in un numero impressionante di libri di recente stampa, e che non ci sembra molto lontana, in alcuni suoi aspetti, da fenomeni di truffa alla mamma Ebe. Passi? Cito il catalogo, utilissimo strumento di navigazione in questo universo, Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita, di Giulio Cesare Giacobbe (Ponte alle Grazie) che ricorda un po' il celebre Istruzioni per rendersi infelice di Paul Watzlawick (Feltrinelli). Ma che dire di Curare con il calore, di Paolo Pontiggia (edito da Macro), nella cui scheda riassuntiva si legge che «L'ipertermia è una cura basata sull'innalzamento artificiale della temperatura del corpo in modo da bruciare le tossine e le cellule cancerogene»? Poi abbiamo, sempre nel settore medico, quello più gettonato, un saggio sulle malattie karmiche, pubblicato da Amrita, dove l'autore, D.M. Givaudan, in «base a 25 anni di esperienza di lettura dell'aura», spiega come si manifestano e riconoscono e curano le malattie derivate da «eventi di vite passate» (altro che malattie genetiche).
E accanto a queste teorie dalle basi, evidentemente, molto solide, ecco il filone apotistico, della serie «a noi non la dài a bere» (in tutti i sensi). Ecco Lorenzo Acerra, in Fluoro (edizioni Macro), che ci spiega come le industrie hanno sempre occultato i dati della nocività di uno degli ingredienti principali del dentifricio, oppure che, in Denti Tossici (stesso editore), ci spiega che le capsule delle otturazioni «sono composte da leghe di metalli contenenti mercurio che viene rilasciato dalle amalgame sotto forma di vapori, e può provocare patologie croniche di tipo autoimmune». Magari Acerra ha qualche ragione dalla sua, ma come si fa a mettere insieme (vedi catalogo) lo scetticismo scientifico più «radicale» al tentativo di far credere che alcune malattie ce le portiamo dietro nelle reincarnazioni? Chessò, un male al ginocchio potrebbe derivarti da una rovinosa caduta a cavallo nel Medioevo? Insomma, si sta formando una generazione di «alternativi» che criminalizza il dentista ma crede alla «Energia Tachionica» (il Tachione essendo una particella subatomica utilizzabile per ristabilire «l'allineamento generale corpo-mente-spirito»), vedi testo di Wagner/Cousens (Mediterranee). Così, tra un libro che insegna a contattare gli angeli in generale (G. Dembech, Gli angeli fra noi, Ariete) o l'angelo guida (Elisabetta Furlan, A colloquio con l'angelo, Babaji editore), un libro sui cerchi nel grano, e un libro che insegna a trovare il genio della lampada dentro di noi (Vincenzo Fanelli, Dentro di te si trova il genio della lampada, Macro), c'è posto non solo per il Manuale della strega moderna (di Montse Osuna) ma anche per Gino Strada e altri autori no global (John Pilger, I nuovi padroni del mondo, Fandango). Secondo una nuova temperie che sconfina dalla dietrologia politica alla parapsicologia. Della serie, Come aprire il terzo occhio (un titolo che non poteva mancare) e, allo stesso tempo, chiudere gli altri due.

 
   

Data: 2004

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Fonte: Il Riformista

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