Alla scoperta del pianeta rosso

Tiziana Tricarico

Home

   

E se domani scoprissimo che i marziani siamo noi? Questo uno degli intriganti interrogativi proposti dalla diciottesima edizione di «Futuro Remoto: un viaggio tra scienza e fantascienza», la manifestazione organizzata dalla Fondazione Idis in programma dal 10 al 21 novembre prossimo a Città della Scienza, che quest’anno è dedicata alla scoperta del pianeta Marte e dei suoi segreti.
«Futuro Remoto 2004: noi marziani» è un appassionate viaggio alla scoperta della vita nello spazio e di quel «pianeta rosso» sul quale molti sognano di andare: e «Marte», la mostra principale di questa edizione, lo renderà possibile. Non vedremo certo omini verdi, ma attraverso un percorso a bordo di Ares, un’astronave virtuale, ci verrà svelato il vero volto del pianeta più «terrestre» mai conosciuto. Una suggestiva ricostruzione del suolo - arido, polveroso, dal colore inconfondibile, segnato da profondi canyon, antichi vulcani e crateri di ogni dimensione - unita ad una scenografia arricchita con video, reperti (in esposizione anche un pezzo del pianeta, la meteorite marziana Dag 489 rinvenuta nel 1997 nel deserto del Sahara) e postazioni interattive permetterà di immedesimarsi nelle imprese che da quarant’anni vedono gli uomini impegnati nella conquista del pianeta: dalle sonde interplanetarie alle attuali missioni spaziali di cui anche l’Italia è protagonista (MARS Express è la prima missione europea coordinata da ESA). All’interno della mostra si potrà vivere anche una interessante esperienza di realtà virtuale «immersiva», teleguidare un robot esploratore (RoboBug) ed educare un organismo artificiale: e dare un’occhiata alle stelle nel cielo marziano grazie a «Vacanze marziane», il nuovo spettacolo del Planetario.
Non solo Marte, comunque: il tour nello spazio prosegue con «Cosmica», una multivisione che proietta i visitatori in un viaggio a ritroso nel tempo nel cuore dell’universo, fino al momento in cui tutto è stato generato. E poi «Vita nello Spazio», una sezione dedicata alla Stazione Spaziale (com’è costruita, dove vola, come funziona, chi la abita) con una particolare attenzione agli attuali e futuri programmi dell’Agenzia Spaziale Europea. A completare il programma delle mostre «Il videogioco: un mondo da esplorare», un excursus nostalgico nella storia e nell’evoluzione che in questi anni hanno avuto i tanto amati/odiati videogames e nelle trasformazioni che hanno portato nella nostra società; ed «Ultimatum alla Terra», con oltre duecento tavole dei più grandi illustratori bonelliani. Ed ancora giochi per i più piccoli nell’«Officina» appena rinnovata, laboratori scientifici ed artistici, spettacoli e curiosità - come l’«Aretrim» che permette di valutare, attraverso test psicologici e prove fisiche, l’attitudine individuale al volo spaziale o le lezioni per addestrare i piloti professionisti con il simulatore - e tornei di videogiochi. Ricco, come da copione, il programma delle conferenze sul tema tra cui «Le nuove frontiere dell’astrofisica» con Margherita Hack (venerdì 19), «E se davvero trovassimo gli alieni» con il direttore della Specola Vaticana Padre Gorge Coyne e quello dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte Massimo Capaccioli (giovedì 11), «Gli scienziati alla ricerca di ET» con l’astronomo statunitense Seth Shostak Giuseppe Geraci dell’Università di Napoli (venerdì 12), «Universo dentro di noi» con il direttore del Tigem Andrea Ballabio (giovedì 18). Infine nell’«Agorà», la vetrina delle innovazioni scientifiche e tecnologiche, gli Istituti di ricerca, le aziende e le associazioni incontreranno i visitatori per rispondere alle tante curiosità (farmaci più efficaci, coltivazione di tessuti umani, nuovi materiali per l’abbigliamento) su come la ricerca spaziale influenzi ormai la vita di tutti i giorni.

 
   

Data: 29 ottobre 2004

Autore: Tiziana Tricarico

Fonte: Il Mattino

Link: http://ilmattino.caltanet.it/hermes/20041029/NAZIONALE/CULTURA/MEMO.htm

 

Questo contenuto di Space Freedom è pubblicato secondo la licenza di utilizzo di Creative Commons, salvo diversa indicazione.

L'editore non assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti nell’articolo o di errori in cui fosse incorso nella loro riproduzione sul sito.