Uai: basta con oroscopi e astrologia sui media
Basta con oroscopi, astrologia e tutte le cosidette pseudoscienze. Con questo diktat l'Uai, l'Unione Astrofili Italiani, si fa promotrice di una campagna di sensibilizzazione per limitare l'inarrestabile diffusione dell'astrologia e di altre pseudoscienze. ''L'Uai -riferisce l'associazione- si mobilita per la salvaguardia degli spazi informativi sui mass media a favore di una maggiore attenzione per la divulgazione scientifica e per chiedere di porre argine alla esagerata e ingiustificabile diffusione di oroscopi ed esibizioni di presunte arti magiche ormai diffuse in qualsiasi ambito, dagli spettacoli di varieta' fino agli spazi dedicati all'informazione giornalistica''.
''Come di consueto, -spiega l'Uai- all'inizio del nuovo anno assistiamo all'indecente spettacolo di una serie infinita di previsioni astrologiche. Ancor piu' grave, nonostante i codici di autoregolamentazione, il martellamento di pronostici quest'anno e' approdato persino nei telegiornali e nei giornali radio''.
''Nell'era della comunicazione mediatica, tra le guerre e il terrorismo, le catastrofi ambientali, la politica, l'arte e la cultura -prosegue l'Uai- e' aberrante creare confusione negli spettatori, mescolando notizie e informazioni di carattere oggettivo con argomenti che non hanno alcun valore dal punto di vista della verita' e della verificabilita'''.
''Riteniamo gravemente diseducativo -insistono gli astrofili aderenti all'Uai- proporre al pubblico una forma di esibizione che premia cosi' esplicitamente la diffusione di falsita'. I meteorologi devono saper fare le previsioni del tempo, gli artisti devono sapersi esibire nel proprio campo - cantando, recitando o ballando: l'astrologo e' l'unico che continua ad essere pagato con il nostro denaro (che sia il canone RAI o attraverso l'acquisto dei prodotti che sponsorizzano tali esibizioni) pur senza dover dimostrare a nessuno la validita' del proprio operato''.
E, in una lettera aperta ai media nazionali, l'Uai chiede ''la sospensione della diffusione di oroscopi e previsioni astrologiche all'interno degli spazi destinati all'informazione (telegiornali e giornali radio), e che venga chiaramente precisato, nelle trasmissioni televisive e radiofoniche di intrattenimento e sulle rubriche della carta stampata, che l'astrologia non offre certezze e non ha fondamenti scientifici''.
Info: Adnkronos - scis.uai.it/astrologia.htm
10 febbraio 2004
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