Nel caso di Marte, ad esempio, non è solamente la costante solare, a cambiare (l'irraggiamento è sensibilmente inferiore rispetto alla Terra, a causa della sua maggiore lontananza), ma anche la composizione dell'atmosfera è molto diversa.
Con una percentuale di CO2 superiore al 95% Marte dovrebbe, in teoria, andare arrosto, per un maxi - effetto serra, anche se è relativamente lontano dal Sole, ma così non accade perché la densità dell'aria è un migliaio di volte più bassa rispetto a quella della Terra, avendo, al suolo, una pressione media di 1hPa.
Questo fa sì che il calore ricevuto dal suolo venga rapidamente disperso nello Spazio, non c'è un'atmosfera così densa da mantenere tale calore irradiato dal Sole.
La composizione dell'atmosfera fa sì che, con il freddo delle alti latitudini, siano presenti calotte polari costituite non da acqua, ma da anidride carbonica ghiacciata.
Altro problema, appunto, la mancanza di acqua e di vapore acqueo: pochi sanno, infatti, che proprio l'acqua allo stato di vapore è il gas più potente per l'intrappolamento della radiazione infrarossa: basta pensare all'effetto delle nuvole, sul nostro Pianeta, che impediscono il calo notturno della temperatura in caso di cielo coperto.
In realtà, nuvole vi sono, sul Pianeta Marte, ma si tratta di nuvole di polvere, che vengono a volte sollevate durante alcune tempeste gigantesche che presto coinvolgono l'intero pianeta, sconvolgendone anche la temperatura media.
Fu proprio a causa di una di queste tempeste durata anni che la temperatura superficiale del "pianeta rosso" calò sensibilmente nel corso degli anni '90.
I rilevamenti effettuati col telescopio orbitale mostrarono un calo termico di quasi venti gradi centigradi, apparentemente inspiegabile, se non col meccanismo sopra citato.
Anzi, con tutta probabilità le tempeste di polvere sono causate da un aumento della trasparenza atmosferica e dell'irraggiamento solare, che favorisce lo sviluppo di forti venti, i quali sollevano gigantesche tempeste di polvere che abbassano nuovamente la temperatura marziana.
Un ciclo davvero particolare, che mostra quanto sia difficile prevedere il tempo su di un Pianeta completamente privo di quell'acqua che rappresenta un forte moderatore termico.
A farne le spese, questa volta, è stata la sonda spaziale "Spirit", appena atterrata su Marte.
Qui infatti ha trovato temperature molto più alte del previsto, circa -71°C (raggiungibili anche sul nostro Pianeta, sia, raramente, in Siberia, sia ogni inverno in Antartide).
Spirit dovrà allora rallentare il ritmo delle trasmissioni, per non surriscaldare il sistema testato su temperature di almeno venti gradi centigradi più basse.