Urano prende gli astronomi di sorpresa

a cura di M. Campaniolo

 

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Image: Lawrence Sromovsky, UW-Madison)

Si pensava che Urano fosse un pianeta noioso, con scarsi "colpi di scena" ed invece, nuove immagini, cambiano le carte in tavola.

Quando la sonda spaziale Voyager 2 "visitò" il pianeta nel 1986, la sua superficie appariva tranquilla, scenario totalmente modificatosi dall'analisi di recenti immagini e che mostrerebbero numerosi sistemi dinamici, tempeste.

Il telescopio Keck II delle Hawai ha osservato nell'emisfero sud del pianeta, durante l'estate appena conclusa, una nube estremamente luminosa  sopra gli strati opachi di metano di Urano.

"Non abbiamo visto mai tale attività prima d'ora" dice Imke de Pater dell'università della California,  che ha utilizzato il telescopio di Keck II per ottenere le immagini. La differenza potrebbe dipendere dal cambiamento delle stagioni ma su Urano l'anno è lungo 84 anni perciò occorreranno parecchi, parecchi anni per potere confermare l'ipotesi.


Le sorprese di Urano comunque non finiscono qui: altra singolarità, stavolta unica nel nostro sistema solare, è la natura dei suoi anelli, composti, come dice lo stesso Pater, da un unico strato che contiene tutte le particelle.

Tali risultati sono stati presentati mercoledì 11 novembre American Astronomical Society's Division ad un meeting di  Planetary Sciences.

 

Fonte: NewScientist.com 
 

 

 

 

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