Anche Titano ha i monsoni

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Titano, il più grande satellite di Saturno, presenta molte somiglianze con la Terra: venti, piogge, vulcani, attività tettonica e forse laghi. Ora, grazie alla sonda Huygens, della missione congiunta della Nasa e dell'Esa Cassini-Huygens, si è scoperto che ha anche i monsoni: lo ha affermato Ralph Lorenz, dell'Università dell'Arizona, al convegno dell'American Astronomical Society Division of Planetary Sciences a Cambridge.
"Titano è probabilmente il corpo del sistema solare più simile alla Terra", spiega Jonathan Lunine, dell'Università dell'Arizona.
Quello che è completamente diverso è la chimica che governa i fenomeni: molti dei ruoli che sulla Terra appartengono all'acqua, su Titano sono svolti dal metano. Fra questi i fiumi e le piogge. E come in alcune aree della Terra le piogge sono stagionali e intense, così anche su Titano le piogge di metano sono probabilmente occasionali e catastrofiche, a causa del tempo che impiega il metano a raggiungere il livello necessario alle piogge.
L'assenza di crateri sulla superficie inoltre fa pensare che probabilmente i vulcani di Titano emettono in continuazione un fluido composto di acqua e ammoniaca che "ripulisce" periodicamente i segni lasciati dagli impatti con gli asteroidi.
Inoltre, i dati della sonda Huygens indicano che la superficie ghiacciata è ricoperta da una sottile pellicola composta di materiali organici.
Anche se la temperatura sul satellite è troppo fredda per la sopravvivenza degli organismi viventi (meno 178 gradi), c'è chi ipotizza la presenza della vita: David Grinspoon, del Southwest Research Institute, afferma che alcune forme di vita potrebbero occupare determinate nicchie, come le sorgenti termali, proprio come accade sulla Terra, dove intorno ai camini vulcanici sul fondo degli oceani prosperano ecosistemi separati da tutti gli altri.
Per il loro metabolismo, gli ipotetici organismi "titaniani" potrebbero usare l'acetilene, insieme all'idrogeno gassoso.
Secondo Lunine, la somiglianza fra la Terra e Titano è dovuta a una combinazione fra le dimensioni e la distanza dal sole: la massa di un corpo celeste determina la possibilità di avere flussi di calore dall'interno, e la distanza dal sole permette o meno l'esistenza di acqua allo stato liquido.
Lunine paragona da un lato la Terra a Venere e Marte, e dall'altro Titano ai rispettivi simili: Ganimede, uno dei satelliti di Giove, e Tritone, di Nettuno.
Venere ha dimensioni simili alla Terra, ma è talmente vicina al sole che l'eventuale acqua sarebbe evaporata. E infatti non presenta nessun segno di attività idrologica o tettonica. Marte invece è abbastanza lontano dal sole per avere acqua, ma la sua dimensione ridotta lo ha raffreddato troppo, e l'acqua è rimasta solo allo stato di ghiaccio, impedendo attività geologica su vasta scala.
La Terra invece è nel "giusto mezzo", e così Titano: Ganimede è simile come dimensioni ma non ha il metano e l'azoto, mentre Tritone, dove questi sono presenti, è troppo lontano dal sole, e la bassissima temperatura impedisce ogni attività geologica.

 
 
 
 

Data: 12/09/2005

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Fonte: Fonte primaria Lanci – BBC / Fonte CNR

Link: http://150.146.47.106/rivistaonline/Articolo.asp?IDrubrica=9&nomefile=216_13_2005

 

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