Vedo triplo |
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E’ stata il punto di
riferimento per i marinai e i viaggiatori del passato. Oggi non abbiamo
più problemi di orientamento, ma la Stella Polare non è affatto passata
di moda. In questi giorni il telescopio Hubble l’ha portata nuovamente
alla ribalta. Sapevamo già che questo astro ha ben due stelle compagne e
una di queste, Polare B, può essere osservata anche con strumenti
amatoriali.
La novità è che sfruttando al massimo le capacità del telescopio spaziale è stata ottenuta, per la prima volta, un’immagine della seconda compagna, Polare Ab. A causa della sua orbita molto stretta intorno alla stella del nord e della sua luminosità, che non la mette in sufficiente risalto, fino ad oggi non si era riusciti ad osservarla in modo diretto. La Stella Polare, del resto è una supergigante, più di duemila volte più brillante del Sole: tanto splendente da offuscare chi le sta vicino Ora, grazie a Hubble, disponiamo di dati molto dettagliati su questo trio del nord: gli astronomi li useranno per perfezionare le informazioni sulla Stella Polare. Questa appartiene ad una categoria di stelle che gli astronomi usano come una sorta di “paletti indicatori” utilissimi per stabilire le distanze nello spazio. Non c’è dubbio, la Stella Polare continua ad essere un punto di riferimento molto speciale, anche se con l’aiuto di due compagne |
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Data: 13 gen. 2006 Autore: Elena Lazzaretto Fonte: Urania |
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