Vicenza - «Altro che allucinazione. In tre, dal cortile della Car
Service di Caldogno, abbiamo visto la stessa cosa: una palla di fuoco
che scendeva in caduta libera con un angolo di 45 gradi rispetto alla
verticale del cielo. Era vicinissima, in linea d'aria forse una decina
di chilometri e si è schiantata al suolo sulle colline di Monteviale
seguita da una vampata di fiamme esaurendosi in un lumicino per poi
spegnersi con un ultimo bagliore». Enrico Tregnaghi, 39 anni, agente di
commercio di Dueville, con studio a Vicenza, è stato fra i primi, verso
le 19.10 dell'altro ieri, a segnalare al 112 quello strano oggetto
luminoso avvistato da almeno un centinaio di persone nella zona fra
Isola Vicentina, Ignago, Gambugliano e Sovizzo. Numerosissime, infatti,
le telefonate non solo ai carabinieri ma anche ai vigili del fuoco e
alla questura. Sul posto pattuglie delle volanti, del radiomobile, mezzi
dei pompieri perfino un'ambulanza del Suem: ma il controllo del
territorio non ha portato a nessun riscontro. Si cercava infatti un
piccolo aereo precipitato o un elicottero. «Proprio per le modalità con
cui quel corpo è piombato a terra - continua Tregnaghi - abbiamo escluso
sia l'ipotesi fantasiosa di un ufo che quella più realistica di un
meteorite. Perciò abbiamo dato l'allarme cercando di indicare al meglio
il punto di impatto nei boschi fra la chiesa di Castelnuovo e la
frazione di Ignago». E non mancano nemmeno i testimoni oculari in
divisa: Mara Bonazza, 42 anni, e Antonella Salin, 45, entrambe vigilesse
di Isola, stavano fumando una sigaretta davanti al comando: «Alzando gli
occhi abbiamo notato quella fonte luminosa che scivolava giù. No, non
era una stella cadente».
|
|