Home

 
 

La nascita di un pianeta rispecchia le teorie di Kant

 
 

Epsilon Eridani dà ragione alla filosofia. Lei, regina contesa tra fantascienza e  radioastronomia

Considerata la stella genitrice dell'immaginario pianeta patria del dott. Spock e luogo prediletto dall'astronomo Frank Drake per il progetto Ozma. Oggi ci regala delle certezze... chissà domani...

 
 

 di Margherita Campaniolo

 
 

Astronomi alla University of Texas at Austin sono riusciti a dimostrare che i pianeti si formano dai dischi di polvere e di gas che turbinano intorno alle loro stelle, confermando così una teoria proposta dal filosofo Emmanuel Kant più di due secoli fa.

Credit: NASA, ESA & A. Field/STScI

I fautori della scoperta sono gli astronomi G. Fritz Benedict e Barbara E. McArthur attraverso  il telescopio Hubble della NASA e in collaborazione con osservatori a terra (come l'European Southern Observatory sulle ande cilene). I risultati sono stati presentati a Pasadena, California, il 9 ottobre scorso, ad una riunione della divisione della società astronomica americana delle scienze planetarie e saranno pubblicati nell'edizione di novembre dell' Astronomical Journal

G. Fritz Benedict e Barbara E. McArthur sono riusciti ad osservare, ed è una prima volta assoluta, un pianeta al di fuori del nostro sistema solare allineato con il disco di polveri e gas della sua stella. Il pianeta era stato individuato nel 2000 vicino alla stella Epsilon Eridani, un astro simile al nostro Sole che si trova a circa 10 anni luce e mezzo da noi nella costellazione omonima (Eridano). L'orbita di questo pianeta ha una inclinazione di 30 gradi rispetto a quella della nostra Terra ed è esattamente l'inclinazione del disco di polvere che circonda Epsilon Eridani.

Epsilon Eridani ha da lungo tempo catturato l'attenzione degli amanti della fantascienza al pari di quella degli astronomi. Epsilon Eridani infatti è considerata la stella genitrice del pianeta Vulcano, patria del dott. Spock, eroe della serie fantascientifica Star Trek ma nel 1960, anni prima che il primo pianeta extrasolare fosse rilevato, l'astronomo Frank Drake, dando vita al Progetto Ozma nel sogno di catturare trasmissioni radiofoniche provenire da abitanti di un qualsiasi pianeta possibile, puntò proprio le sue speranze intorno a Epsilon Eridani (e Tau Ceti).

Artist's concept di Epsilon Eridani ed il suo sistema. (Credit: NASA, ESA & G. Bacon/STScI)

Sicuro è che nessun vulcaniano e nessun messaggio potrebbe arrivare dal pianeta gassoso in questione. Potrebbe magari essere più adatto alla vita una qualche potenziale sua Luna, qualcosa di simile a Titano rispetto a Saturno e chissà se un domani non scopriremo qualcosa di simile in quelle "lande" e per la quale si titolerà  a caratteri cubitali "Confermata la teoria Drake-Spock" ma questo studio di oggi rappresenta comunque un passo importante per l'astronomia: conferma che l'allineamento dei pianeti con la propria stella non è tipica solo del nostro sistema solare, conferma quanto ipotizzato 200 anni fa da Kant ma mai provato.

Il nostro Sole ha 4 miliardi e mezzo di anni, è una stella che ha un'età ben diversa di quella di Epsilon Eridani, giovane stella di soli 800 milioni di anni. Il "nostro" disco di polvere si è ormai dissipato, quello di Epsilon Eridani è ancora lì, sotto i nostri occhi "telescopici" e se sono oltre 200 i pianeti extrasolari fino ad oggi osservati e molti di più i dischi di polveri e gas trovati attorno a stelle giovani, questa è la prima volta che disco e pianeta possono essere messi in relazione certa ed inconfutabile.

C'è qualcuno che ancora si chiede dove risiede il fascino dell'astronomia?

 Hit Counter

 
 

Data: 15 ottobre 2006

Autore: M. Campaniolo

Fonte: The University of Texas at Austin  

 

 

 
 

 
 

 Vietata la riproduzione senza autorizzazione della stessa

Tutto il materiale di questa pagina è © di Margherita Campaniolo