Home

 
   

Alla scoperta di Iperione

 

 
 

Nuove rivelazioni dalla sonda Cassini sulle tracce della vita

 

 

di Margherita Campaniolo

 

     

 

Ogni flyby della sonda Cassini, in missione osservativa sul “Sistema Saturno”, apporta nuove conoscenze sui corpi celesti che compongono il nostro sistema solare, rivelazioni così incredibili che ci lasciano, di volta in volta, davvero stupefatti, come agli albori delle esplorazioni spaziali.

Stavolta i fantasmagorici misteri scoperti riguardano la luna Iperione.

Iperione, titano figlio di Urano e Gea, padre del Sole, di Aurora e della Luna (Elio, Eos e Selene), fu scoperto nel 1848 da William Lassel, William e George Bond.

 

 

 

 

 

 

 

Image Credit: NASA/JPL/Space Science Institute

 

 

 

 

 

Di Iperione si sapeva che è il più grande corpo irregolare del sistema solare, l'unico a ruotare in modo caotico. Ha un'orbita fortemente eccentrica ed è composto da ghiaccio d'acqua e da una parte di roccia. Nella sua storia è probabile abbia subito piogge di meteoriti: queste possono essere state la causa della forte irregolarità delle forme di Iperione; "saltata via", probabilmente, una parte della sua massa. Profondamente incisa da crateri, il più grande ha un diametro di circa 120 chilometri e una profondità di 10 chilometri. Orbita intorno a Saturno ogni 21 giorni.

Nel settembre del 2005 la sonda Cassini ha effettuato un flyby nei pressi della singolare luna scoprendo alcune importanti novità ma il quadro è apparso più completo dopo l'ultimo e recente "avvicinamento". In questo secondo "contatto" crateri e superficie sono stati scrutati approfonditamente con rilevazioni sia all'infrarosso che all'ultravioletto onde catturare lo spettro dei materiali che li compongono.

E' a questo punto che l'immagine, ed i relativi dati, che se ne sono tratti, se da un lato hanno squarciato il velo su alcuni misteri, dall'altro ci trovano esterrefatti spettatori di una natura intrigante e sorprendente; ma andiamo con ordine:

 

 

 

 

 

 

 

NASA/JPL/University of Arizona/Ames/Space Science Institute

 

 

tutte le zone colorate in azzurro sono composte da acqua congelata. Le parti in rosso denotano la presenza di ghiaccio di carbon dioxide (ghiaccio secco). Quelle fucsia sono un mix di acqua e carbon dioxide mentre le parti in giallo sono formate da quest'ultimo più un materiale non identificato. La presenza di idrocarburi che colmano i crateri, un materiale scuro già in passato osservato ma di cui non si conosceva la natura e che rivela ora un profilo spettrale che indica essere composta da idrocarburi, è un indizio di fondamentale importanza. Dale Cruikshank, ricercatore planetario della Nasa e Amanda Hendrix, scienziata del team Cassini addetta alla "lettura" delle immagini dello spettrografo della sonda, non celano la soddisfazione: acqua, anidride carbonica ed idrocarburi. I componenti chimici,  che stanno alla base della vita, sono diffusi nel nostro sistema solare.

 

 

Le regioni più luminose della superficie di Iperione mostrano acqua ghiacciata ma in forma cristallina, così com'è sulla Terra. Acqua ghiacciata mescolata a polvere organica e, in maggiore quantità, ghiaccio secco di anidride carbonica chimicamente fissato ad altre molecole. Si ritiene che l'anidride carbonica ordinaria si volatilizzi nel tempo ma i dati di Cassini dimostrano la loro stabilità se fissato ad altro materiale.

C'è comunque di più: le molecole di idrocarburi, gli atomi di idrogeno e carbonio, inglobate nel ghiaccio ed esposte alla luce ultravioletta formano nuove molecole di natura biologica d'importanza notevole. Non significa aver trovato la vita ma ciò che vi sta alla base, e non è certo poco.

 

  Hit Counter  
 

Data: 09 luglio 2007

Autore: Margherita Campaniolo

 

 

 
 

 
 

 Vietata la riproduzione senza autorizzazione della stessa

Tutto il materiale di questa pagina è © di Margherita Campaniolo