Un Sistema Solare dai confini distorti

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Le regioni più esterne del Sistema Solare sembrano essere distorte (come se fossero state colpite dall'interno). Le prove arrivano dai dati raccolti dalla sonda Voyager 2 che ormai le sta per attraversare.
I dati sono stati esaminati da Merav Opher della George Mason University di Fairfax in Virginia e sono stati usati per simulare la forma dell'eliosfera, cioè della gigantesca bolla magnetica che contiene il Sistema Solare, il campo magnetico solare e il vento solare.
La prova più semplice di questa distorsione arriva dal fatto che il Voyager 2, che vola nelle parti "meridionali" del Sistema Solare e cioè al di sotto dell'equatore solare, ha iniziato a sentire il cosiddetto "shock di terminazione" prima di quanto lo abbia sentito il Voyager 1.
Lo shock di terminazione dipende dall'ingresso in una zona dove il vento solare, che soffia dal Sole a una velocità di un milione e 600 mila chilometri all'ora, si scontra con quello, più lento, interstellare.
Il Voyager 2 ha iniziato a raccogliere le particelle che indicano il raggiungimento di quest'area pur essendo circa un miliardo e 300 mila chilometri più vicino al Sole di quanto era il gemello Voyager 2.
Il Voyager 1 viaggiava sull'emisfero settentrionale del Sistema Solare e quindi questo suggerisce che nell'emisfero settentrionale lo shock di terminazione è stato in qualche modo respinto verso il Sole
La causa di questa distorsione dipende probabilmente dall'azione del campo magnetico interstellare. In simulazioni al computer il ricercatore è riuscito infatti a ripetere quanto osservato dal Voyager 2. La sonda quindi probabilmente entrerà nei prossimi dieci anni nello spazio interstellare.

 
   

Data: 26-05-2006

Fonte: New Scientist

Link: http://www.newscientist.com/home.ns

 

 

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