Elettroni Killer |
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A oltre 50mila
chilometri dalla Terra si possono fare brutti incontri. E’ a questa
distanza che si trova una zona attraversata dai cosiddetti elettroni
killer, particelle cariche che sfrecciando ad alta velocità
rappresentano un pericolo per satelliti ed astronauti. Ecco perché tutti
se ne tengono alla larga, anche se a volte potrebbe non bastare. Può infatti capitare che le tempeste magnetiche modifichino i percorsi seguiti dalle particelle, facendole avvicinare alle orbite dei satelliti. Anche se queste incursioni sono rare, è sempre meglio sapere in anticipo quando potrebbe avvenirne una. E’ per questo che altri satelliti, quelli della missione europea Cluster, stanno da tempo registrando ogni minimo cambiamento del campo magnetico terrestre Grazie al lavoro del gruppo Cluster presto potremo capire come e quando gli elettronikiller potrebbero colpire. A ringraziare non ci sono solo gli astronauti ma anche le molte ditte che hanno in orbita i loro satelliti. E perché no, un po’ anche noi che, tra telefonini e parabole, viviamo in pieno l’epoca delle telecomunicazioni |
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Data: 06 gen. 06 Autore: Luca Nobili Fonte: Urania |
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