A cavallo della cometa

 

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Si chiama C/2004 Q2 Machholz la cometa che ci traghetterà al nuovo anno

Di Margherita Campaniolo

 

Quale immagine, se non quella di una cometa che solca i cieli, accompagna simbolicamente le festività di fine anno? Ed oggi, come nella più classica delle tradizioni, le nostre notti vedranno riproporsi, in tutta la sua reale presenza, tale evento,  percorse da una vera cometa, la C/2004 Q2 Machholz.

Come mai questo singolare nome? Machholz è dato dal nome del suo scopritore, Donald Machholz, un californiano di  Colfax, un astrofilo grande appassionato di osservazioni celesti da quando aveva appena otto anni, un vero cacciatore di comete se si pensa che dal 1978 al 1994 è riuscito a scoprire ben 9 comete differenti poi… più nulla, nulla fino allo scorso 27 agosto quando, nel suo campo d’osservazione, ecco comparire ciò che ha compreso essere un corpo nuovo, mai visto da nessuno, la sua decima cometa.

E così il sogno di astronomi, astrofili, e semplici appassionati, quello della visione di questi splendidi corpi celesti, si concretizza quest’anno per la quarta volta: iniziò la C/2001 Q4 (NEAT)  visibile ad occhi nudo in aprile, poi la Bradfield

cometa Bradfield

astrofotógrafo  Sho Endo

 

che ci ha regalato immagini spettacolari nel suo viaggio di avvicinamento al sole e di cui anche noi ci occupammo (  http://www.margheritacampaniolo.it/bradfield_2004.htm ) e la 2002T7 Linear di maggio (che ha privilegiato soprattutto l’emisfero australe). Di certo la Machholz ha la curiosa e romantica coincidenza di solcare i cieli, visibile ad occhio nudo, proprio nei giorni del Natale.

Quando Machholz individuò la cometa era invece un oggetto nei pressi della costellazione Eridano davvero sfocato, di magnitudine 11,  e che andava alla deriva lentamente a sud-est, verso la costellazione della Lepre. Una magnitudine quindi piuttosto debole, assolutamente impossibile da distinguere ad occhio nudo ma non è tutto: Machholz scoprì la cometa usando un riflettore newtoniano da 150mm di diametro a 30x, un telescopio “d’annata” in uso fra gli astronomi dilettanti durante gli anni 1960/70 (Machholz lo comprò infatti nel 1968).

Un semplice appassionato, un vecchio strumento, una scarsa magnitudine eppure pare che l’amore per il cielo, infine, sia la marcia in più, la carta vincente che fa l’occhiolino a scoperte di questo tipo.

 

 

Comunicata l'osservazione ad astronomi professionisti,  Machholz ricevette la conferma di avere effettivamente scoperto un nuovo corpo celeste, una cometa, dagli astronomi australiani Gordon Garradd and Robert McNaught che hanno ripreso ed immortalato la cometa col telescopio di Siding Spring Mountain. Successivamente, dopo 38 osservazioni effettuate su un periodo di quattro giorni, l'astronomo Brian Marsden del Minor Planet Center in Cambridge ha calcolato l'orbita della nuova cometa Machholz.

 

 

 

Secondo i calcoli fatti da Marsden, la cometa Machholz avrebbe dovuto aumentare gradualmente la sua magnitudine fino a divenire distinguibile ad occhio nudo, una stella di quarta grandezza, ed infatti non senza emozione, Donald Machholz,  appena qualche settimana fa, intervistato da Space.com, ha dichiarato: "Ho visto per la prima volta, la notte scorsa, la mia cometa ad occhio nudo".

Dec. 4, 2004
Michael Jager & Gerald Rhemann

Per avere dei ragguagli tecnici precisi e dettagliati che possono aiutare i lettori di Space Freedom nella visione di questa cometa “Natale 2004” abbiamo raggiunto l’astronomo Albino Carbognani:

SF - dott. Carbognani, anche quest'anno il periodo natalizio ci propone il passaggio di una cometa visibile nei nostri cieli, dove e come osservarla? Che consigli potrebbe darci in merito?

Si', per quest'anno la "Cometa di Natale" è assicurata. Non si tratta di una cometa vistosa come la Hale-Bopp del 1997, ma comunque sara' visibile ad occhio nudo fino alla fine di febbraio, mentre il massimo della luminosita' si avra' il 10 gennaio, poco dopo la fine del periodo festivo.

La cometa raggiunge la minima distanza dalla Terra (52 milioni di km), il 5 gennaio, mentre la minima distanza dal Sole (181 milioni di km) viene raggiunta il 25 gennaio.

Per poterla osservare agevolmente e' necessario un cielo buio, non rischiarato dalle luci delle città e un piccolo binocolo (modelli ideali sono i 7x50 oppure i 10x50), con cui si potranno osservare la chioma e la coda dell'astro. Una piccola mappa stellare (magari scaricata da Internet), potrà agevolarne la ricerca in cielo. In ogni caso la cometa, durante il suo spostamento sulla sfera celeste, passa angolarmente vicino a costellazioni molto note e non dovrebbe essere un problema rintracciarla.

Per ora la cometa, già alla portata dell'occhio nudo, è visibile verso le 23 nella costellazione dell'Eridano, a circa 20 gradi di altezza sull'orizzonte. Nei giorni seguenti, a mano a mano che si avvicina al Sole, si alzerà dall'orizzonte sud verso lo zenit, costeggiando sulla destra la bella costellazione di Orione, diretta verso quella del Toro.

La notte di Natale la cometa transita in meridiano verso le 22 ma la sua visione sarà disturbata dalla Luna piena.

Il 4 gennaio e' in meridiano alle 21, si troverà a poca distanza da Aldebaran, la rossa stella Alpha del Toro, mentre il giorno 8 passerà a poco più di 2 gradi dalle Pleiadi, uno dei pochi ammassi stellari ben visibile ad occhio nudo. Questi sono i giorni in cui la cometa è al massimo di luminosità e con il binocolo si potrà osservare contemporaneamente alle stelle più luminose delle Pleiadi.

Nei giorni seguenti la cometa si muoverà verso le costellazioni settentrionali. Il 20 gennaio diventa circumpolare, quindi sarà visibile tutta la notte. Il 27 gennaio la cometa transiterà in meridiano alle 19, vicina al doppio ammasso aperto del Perseo (anche questo visibile ad occhio nudo), mentre agli inizi di febbraio si troverà vicino alla "W" della costellazione di Cassiopea. Prima di sparire all'occhio nudo, la Machholz si sposterà verso la Stella Polare, la Alpha dell'Orsa Minore.

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E ringraziando ancora Il dott. Carbognani, l’amico Albino Carbognani, per le precise e puntuali indicazioni, auguriamo a tutti voi buone feste, buona stella,

 

Guarda le stelle! Guarda, guarda su verso il cielo!
Oh! Guarda la folla luminosa ferma nell’aria!
Ecco i borghi della luce, le cittadelle rotanti!

The Starlight Night Gerard Manley Hopkings (1844-1889)

 

 

 
   

Data: 16/12/04

Autore: Margherita Campaniolo

 

 
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