Sulla via del buco nero |
|
Sappiamo che esistono ma non li possiamo vedere, eppure i buchi neri non si nascondono affatto. E’ solo che, a differenza delle stelle, non solo non emettono luce ma deviano verso di sé anche la radiazione luminosa che passa nelle loro vicinanze, quindi non sono visibili. Ora però due scienziati di Harvard affermano che in un futuro non molto lontano potremo far luce anche sui buchi neri, a cominciare dal più vicino: quello che si trova al centro della nostra Galassia, a 25000 anni luce da noi. Tutti i calcoli sono già stati fatti e sono pronte anche le previsioni teoriche su quello che ci si aspetta di scoprire. Basta mettere tutto in pratica realizzando un telescopio grande quanto il nostro pianeta! Saràdavvero come avere a disposizione uno strumento simile quando sarà pronta una fitta rete di telescopi distribuiti in tutto il mondo. Grazie alle loro osservazioni combinate, spieremo il buco nero così da vicino che ci sarà possibile determinare, con molta precisione, le sue dimensioni e la velocità con cui ruota su sé stesso. Raggiungere questo traguardo, con la tecnologia attuale, non è ancora possibile. Bisognerà fare molto di più rispetto, ad esempio, al telescopio spaziale Hubble: sarà necessaria infatti un’accuratezza 10000 volte maggiore! Ma non c’è fretta, il buco nero non scappa. |
|
|
|
Data: 7 ottobre 2005 Autore: Elena Lazzaretto Fonte: Urania |
|
Questo contenuto di Space Freedom è pubblicato secondo la licenza di utilizzo di Creative Commons, salvo diversa indicazione. L'editore non assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti nell’articolo o di errori in cui fosse incorso nella loro riproduzione sul sito. |
|