La Nasa sbarca a Erice

In Sicilia un osservatorio sugli asteroidi

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ERICE (TRAPANI) - Nascerà a Erice (Trapani) il primo Osservatorio della Nasa in Europa, con l' obiettivo di potenziare l' attività di monitoraggio sulla presenza di asteroidi che, comunque, secondo gli esperti, non rappresentano una minaccia per la Terra, almeno per i prossimi 100 anni.

La scelta di Erice, quale sede dell' Osservatorio che sarà realizzato entro cinque anni, è stata ufficializzata da Donald Yeomans, della Jet Propulsion Laboratory della Nasa di Pasadena (Usa), durante il seminario sulle «Emergenze planetarie» in corso nel centro «Ettore Maiorana», diretto dal professor Antonino Zichichi. Attualmente esistono soltanto sei Osservatori in tutto il mondo: due in Arizona, e uno rispettivamente a sud della California, nelle isola Hawaii e in New Mexico.

L' attenzione della Nasa sul movimento degli asteroidi è massima: lo scorso 13 gennaio gli scienziati americani stavano svegliando il presidente americano George W. Bush per annunciare la possibilità - nell' arco di 24 ore - di una immane catastrofe per un asteroide che si stava minacciosamente avvicinando in un punto non meglio definito dell' emisfero Nord della Terra. «Soltanto pochi istanti prima di allertare Bush - ha detto Clark Chapman, del Southwest Research Institute di Boulder - abbiamo appurato che la traiettoria dell' asteroide rientrava nell' ambito dei margini di sicurezza». In caso di allerta globale, in mancanza di una precisa regolamentazione, oltre ad avvisare Bush, la Nasa ritiene opportuno, come ha riferito Yeomans, «allertare le Nazioni Unite».

Risale allo scorso 31 marzo, invece, l' ultimo avvistamento di un asteroide, largo 10 metri, che è passato ad «appena» 14 mila chilometri di distanza dalla Terra, una misura astronomicamente molto piccola. «Si tratta di un evento - ha detto Chapman - che si verifica mediamente appena sei volte nell' arco di un intero secolo». L' asteroide si sarebbe incendiato, se fosse venuto a contatto con l' atmosfera, producendo un bagliore e sprigionando un' energia poco inferiore a quella prodotta dalla bomba atomica di Hiroshima. Gli esperti comunque sostengono che per i prossimi 100 anni la probabilità che un asteroide da un chilometro - di quelli catastrofici - colpisca la terra è quasi nullo.

Gli scienziati hanno ipotizzato l' esistenza di 1.100 asteroidi di queste dimensioni. Finora ben 720 sono stati identificati e si è calcolata pure la traiettoria. «L' umanità - ha detto Yeomans - non ha oggi alcuna ragione per non dormire sonni tranquilli». Russel Schweickart, astronauta dell' Apollo 9, oggi a capo della Fondazione «B612» di Houston, ha affermato che «sono già stati realizzati dei prototipi per deviare la traiettoria degli asteroidi: si tratta di sistemi di propulsione ionica capaci di sparare atomi ionizzati» (atomi a cui sono stati strappati elettroni).

Schweickart ha aggiunto che «sono pure cominciate le simulazioni sperimentali nello spazio». In linea di massima gli scienziati concordano che se si riuscisse ad identificare un asteroide di grosse dimensioni almeno 15-20 anni prima del probabile impatto, sarebbe possibile deviarne la traiettoria. La Nasa ha avviato un programma di potenziamento del monitoraggio degli asteroidi con l' obiettivo futuro di identificare anche gli asteroidi di dimensioni inferiori al chilometro e di ultimare la mappa di catalogazione di quelli di grosse dimensioni. Gli scienziati ipotizzano infatti che di asteroidi di dimensioni inferiori ce ne siamo in numero maggiore.

 

 
21 Agosto 2004
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