La
nostra galassia ha una forma molto più complicata del previsto. Lo
dimostra una nuova tecnica per mappare la Via Lattea usata da un gruppo
di ricercatori coordinati da Leo Blitz della University of California di
Berkeley.
Usando i dati
raccolti dai radiotelescopi i ricercatori hanno studiato le nubi di
idrogeno nella galassia e hanno scoperto che la sua forma non è tanto
quella di una spirale simmetrica con braccia che spuntano armonicamente
da ogni parte.
In pratica, la
Via Lattea ha qualche braccio extra che esce da un lato, mentre
dall'altro risulta "monca". In un articolo pubblicato sulla rivista
Science, i ricercatori sottolineano che la causa potrebbe nascondersi in
una colossale collisione intergalattica o in maree gravitazionali
innescate dalla vicinanza di altre galassie.
La falsa
immagine che avevamo della nostra galassia dipende soprattutto dal fatto
che la parte più "ordinata", con le braccia al loro posto, è proprio
quella più vicina a noi.
In contrasto
con il lato vicino alla Terra, l'altro appare molto più disordinato.
Invece di avere una serie di braccia curve ben delineate, c'è un'area
molto più disordinata.
Ma quali
galassie vicine avrebbero potuto provocare questo effetto di marea? Le
più probabili sono le nubi di Magellano, che sono visibili anche a
occhio nudo dall'emisfero meridionale.
La nuova mappa
ha comunque alcuni punti ciechi, non ancora cartografati che dipendono
dal movimento del sistema solare all'interno della Via Lattea stessa.
Sulla mappa
sono identificati con un circoletto vuoto e si trovano al centro della
galassia e ai lati opposti del sistema solare.
E' possibile
che analisi più avanzate dei dati legati alle emissioni di idrogeno
offrano informazioni più significative nei prossimi anni.
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