Home - Home Astronomia - Archivio Astronomia

 
 

Occhi puntati su 2004 MN4

Minaccia asteroide

di Margherita Campaniolo

 
 

Gruppi specifici di osservatori, angeli custodi dei nostri sonni, monitorizzano costantemente i cieli profondi. Ecco com'è nato l'allarme 2004 MN4 e come si è ridimensionato. 

 
 

Il 19 giugno 2004, un gruppo di astronomi, Roy Tucker, David Tholen e Fabrizio Bernardi individuò un asteroide che fu denominato con la sigla 2004 MN4, poi, il 18 dicembre 2004, lo stesso oggetto venne “riscoperto” da  Gordon Garradd del Siding Spring Survey (SSS) impegnato nel Near-Earth Object search program, un programma di ricerca per la rivelazione, l’osservazione e monitorizzazione di oggetti che transitino vicino alla Terra, ricevendo il nome MPEC 2004-Y25:2004 MN4

Da quel momento 2004 MN4 (continueremo a chiamarlo con questo nome, il più noto) ha attirato prepotentemente l’attenzione dei ricercatori e non è stato più perso di vista anzi, “misurato”, per quanto è possibile fare, e costantemente valutato nel suo moto, nella sua orbita; di lui hanno cominciato a parlare anche al di fuori dell’ambiente astronomico, le testate giornalistiche come i forum del web facendo la gioia di quei catastrofisti in attesa di qualunque appiglio pur di rispolverare antiche, vecchie o nuove dottrine tutte inneggianti alla fine del mondo e per poter dire: ecco, la profezia si compie!   

Perché tutto questo? Perché improvvisamente, 2004 MN4, da semplice blocco di pietra vagante di scarso interesse, nel giorno di pochissimi giorni, è divenuto quel corpo che, alla data 13 aprile 2029, avrebbe avuto una seria probabilità d’impattare con il nostro pianeta!

Lo scontro con un asteroide, paura latente nei nostri inconsci pensieri di uomini moderni che, dallo studio del passato come dall’osservazione geografica, abbiamo tratto la consapevolezza di come questo sia un evento tutt'altro che impossibile, già accaduto cambiando le sorti del pianeta e che potrebbe riaccadere con conseguenze inimmaginabili, cambiando stavolta le sorti di un’intera umanità.

Pellicole cinematografiche come Armageddon (1998 - Michael Bay) e Deep Impact (1998 - Mimi Leder) hanno raccontato storie in cui questa paura diviene reale, pellicole piuttosto discutibili, ridicola propaganda americana, niente che può dirsi “scientifico”; molto più utile ed indicativo, se volete più realisticamente  “mostruoso”, quanto abbiamo da imparare di quanto probabilmente accaduto  65 milioni di anni fa, nel cretaceo, con la scomparsa dei dinosauri o nel 1908 a  Tunguska oppure quanto osservato nel 1994 su Giove, con l’impatto di frammenti della cometa P/Shoemaker/Levy 9 osservato in "diretta".

La cometa Shoemaker-Levy 9 si è disgregata in ventuno frammenti il 22 luglio del 1992 quando passò vicino al pianeta Giove poi colpì il pianeta a più riprese tra il 16 ed il 22 luglio 1994 Vedi il filmato.

L'energia prodotta da una di queste collisioni è stata paragonata, dagli esperti che assistettero all'evento, a quella di un milione di bombe all'idrogeno (pari a un milione di megaton, ovvero un miliardo di tonnellate di tritolo).

 
 

 

Ma cos’è 2004 MN4 e perché ci ha allarmato?

Si tratta di un asteroide, un componente di questa enorme moltitudine di corpi, tra comete ed asteroidi, che vagano nel nostro sistema solare e che, per effetto della forza gravitazionale dei corpi celesti, possono variare la loro orbita ed incrociare quella di pianeti, compresa la Terra. Ha un periodo orbitale intorno al Sole di 324 giorni, una velocità d’impatto di 12.59 km/s, la sua grandezza è stimata tra i 390 m e i 430 m di diametro e se ci colpisse libererebbe un’energia approssimativa pari a 1.600 megatoni.

 

Come abbiamo già detto 2004 MN è solo uno di una famiglia di corpi composta da un numero davvero sconfinato di elementi, nella maggior parte dei casi pressoché sconosciuti ma questo, la scorsa settimana, nella pur quotidiana osservazione di questi corpi vicino alla Terra, è divenuto il corpo alla quale è stato assegnato il più alto grado di indice potenziale di minaccia mai fino ad ora registrato. Nel giro di un paio di giorni si è passati da un grado 0 (innocuo) a 4, grado della Scala Torino, raggiunto il 26 dicembre 2004 (in particolare coincidenza con il tragico maremoto del Pacifico) e che indicava una data d’impatto relativo al 13 aprile 2029. Il 23 dicembre fu pubblicata questo schema previsionale:

 
 
 

 
  come è facilmente riscontrabile le orbite di Terra ed asteroide rischiavano di essere fin troppo ravvicinate e la scala di pericolo fu indicata essere 2, dopo successive misurazioni, contrariamente a quanto di solito accade e cioè una diminuzione di pericolosità , si registrò un'impennata, un salto a grado 4 e l'indicazione della data d'impatto del 13 aprile 2029

Ecco quindi la ragione dell'agitazione venutasi a creare, agitazione che si è ridimensionata con il trascorrere del tempo, già a fine anno gli astronomi del Near Earth Object Program fornivano nuovi e più precisi dati sulla traiettoria di 2004 MN4 nel 2009

 
 

 
 

nello schema il puntino azzurro si riferisce alla posizione più probabile che l'asteroide assumerà in quella data tuttavia, poiché è possibile si verifichino errori sulla stabilità della traiettoria nell'arco del tempo, è stato previsto un indice di spostamento dato dai puntini bianchi posti uno accanto all'altro sia verso il pianeta che più lontano da questo. Niente impatto quindi il 13 aprile 2029. Ma dopo? Sempre in quei giorni ci fu detto che 2004 MN4 non avrebbe turbato i nostri sonni per tutto il XXI° secolo.

Sicuramente nessuno scienziato può dire se quell'asteroide colpirà mai la terra, tanto è vero che lo stesso, oggi, 3 gennaio 2005, vede risalire i suoi gradi di pericolosità nuovamente da 0 ad 1 per un incontro ravvicinato con la Terra fissato al 13 aprile 2051 ma stavolta non è solo, è in bella compagnia di altri due asteroidi, tutti e due a grado 1 di pericolosità, 2004 VD17 e 1997 XR2 con date che vanno dal 2074 al 2104... In sostanza non possiamo fare altro che... vivere sereni, ogni giorno ci porta nuove liete o nuove preoccupazioni, auguriamoci che occhi attenti scrutino i cieli, sempre (e che sappiano che fare!!!!)

 

Scala Torino

 

 
 

Rischio generale

Categorie specifiche

Eventi che non hanno conseguenze probabili

0. La probabilità di uno scontro è zero, o al di sotto della probabilità che un oggetto casuale dello stesso formato colpirà la terra entro le prossime decadi. Questa indicazione inoltre si applica a tutti quei piccoli oggetti che, in caso di uno scontro, è improbabile raggiungano intatti la superficie della terra.

Eventi che meritano controllo attento

1. La probabilità dello scontro è estremamente improbabile, più o meno come se un oggetto casuale dello stesso formato colpisca la terra nelle prossime decadi.

Eventi che meritano preoccupazione

2. Un incontro in qualche modo vicino, ma insolito. Lo scontro è molto improbabile.

3. Un incontro vicino, con 1% di probabilità di scontro, capace di causare distruzione localizzata.

4. Un incontro vicino, con 1% o più di uno scontro, capace di causare devastazione regionale.

Eventi minacciosi

5. Un incontro vicino, con una minaccia significativa di uno scontro capace di causare devastazione regionale.

6. Un incontro vicino, con una minaccia significativa di uno scontro capace di causare una catastrofe globale.

7. Un incontro vicino, con una minaccia estremamente significativa di uno scontro capace di causare una catastrofe globale.

Scontri

8. Uno scontro capace di causare distruzione localizzata. Tali eventi si presentano in qualche luogo sulla terra una volta fra i 50 ed i 1000 anni.

9. Uno scontro capace di causare devastazione regionale. Tali eventi si presentano una volta fra i 1000 e i  100.000 anni.

10. Uno scontro capace di causare una catastrofe climatica globale. Tali eventi si presentano una volta ogni 100.000 anni, o meno spesso.

Fonte: space.com.  Richard Binzel, Mit

 
  Per chi volesse informazioni costantemente aggiornate sul rischio asteroidi visionare il link Near Earth Object Program  
     
 

Data: 03-01-2005

Autore:  Margherita Campaniolo

Hit Counter

 

 

 
 

 
 

 Vietata la riproduzione senza autorizzazione della stessa

Tutto il materiale di questa pagina è © di Margherita Campaniolo