I dati del satellite Esa XMM-Newton hanno scoperto
un oggetto misterioso nel cuore di una supernova
esplosa circa 2000 anni fa. L'oggetto, studiato da
un team di ricercatori dell'Istituto Nazionale di
Astrofisica di Milano, a prima vista sembra una
normale stella di neutroni, ma in realtà le sue
emissioni ai raggi X variano con un periodo di 6.67
ore, decine di migliaia di volte più lento di quello
degli altri oggetti simili osservati. "Il
comportamento che abbiamo osservato è veramente
strano per una stella che ha solo 2000 anni" ha
detto Andrea De Luca che ha coordinato il progetto,
"Da anni pensavamo che fosse differente dagli altri,
ma solo adesso sappiamo il perché". La strana
stella, chiamata 1E, si trova al centro di ciò che
resta della supernova RCW 103, a circa 10 mila anni
luce dal nostro pianeta. Il suo periodo di emissione
così strano ha fatto formulare due ipotesi agli
studiosi: la prima è che 1E sia una stella di tipo
magnetar, cioè una sottoclasse delle stelle di
neutroni fortemente magnetizzata. Sono state già
osservate una dozzina di magnetar nell'universo, che
però hanno un periodo di circa un minuto, molto più
corto delle 6.67 ore di 1E. Alternativamente, 1E
potrebbe essere un sistema binario, che gira su se
stesso. Questa teoria è consistente con il periodo
di emissione, ma richiederebbe l'osservazione di un
oggetto di massa metà di quella del sole vicino a
quello principale. Inoltre gli altri sistemi binari
osservati sono molto più vecchi di 1E. "E' un vero
enigma" ha concluso Giovanni Bignami, direttore del
Cesr di Tolosa e coautore della ricerca
"Semplicemente non abbiamo una risposta su cosa
possa causare queste pulsazioni così lente".
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