Gli
Stati Uniti hanno proclamato il 6 ottobre 2006 una
nuova politica spaziale nazionale che si basa su una
posizione molto più unilaterale e aggressiva di
quella precedente, decisa dieci anni fa da Bill
Clinton.
"C'è una differenza sostanziale sia nell'approccio
che nella mentalità", ha detto infatti Theresa
Hitchens, direttrice del Center for Defense
Information di Washington.
La nuova linea politica respinge infatti la
possibilità di stringere nuovi accordi
internazionali che riducano o impediscano il test di
equipaggiamenti militari nello spazio.
La nuova versione usa anche un linguaggio più forte
per asserire che gli Usa possono difendere le loro
astronavi, accogliendo una richiesta del 2004
dell'Air force americana che punta ad ottenere una
"space superiority".
Secondo la recente dichiarazione infatti, gli Usa
hanno "il diritto di proteggere le loro capacità
spaziali, rispondere alle interferenze e negare se
necessario agli avversari l'uso delle loro capacità
spaziali in modo ostile agli Usa".
La nuova politica però sembra anche aprire la porta
a una nuova corsa alle armi anti satellite, fino a
oggi bloccata da trattati internazionali. A questo
proposito ci sono altri progetti. Uno è lo sviluppo
di una astronave robotica in grado di avvicinarsi a
un satellite, controllarlo ed eventualmente
sabotarlo se sembra essere pericoloso per gli
interessi americani. L'altro consiste nella messa in
orbita di una piccola flotta di razzi con delle
testate inerti ma molto pesanti che dovrebbero
fungere da intercettori a energia cinetica. Si
tratta di un vecchio progetto degli anni Ottanta (il
Martello di Thor) ed era destinato alla distruzione
al suolo delle ondate di carri armati sovietici in
caso di invasione della Germania Occidentale. Ora
sembra essere destinato alla difesa contro i missili
balistici, ma anche come arma anti-satellite.
Il documento infine contiene una lunga sezione nella
quale si dice che le agenzie federali americane
valuteranno l'uso dei sistemi di propulsione
nucleare spaziale. Il dubbio è se questi serviranno
per l'esplorazione della Luna e di Marte o per la
costruzione di qualche tipo di satellite militare.
Per
approfondire
http://www.ostp.gov/html/US%20National%20Space%20Policy.pdf