Hayabusa ha raggiunto il suo asteroide
 

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La sonda tenterà di riportarne qualche frammento sulla Terra

 
 


Dopo un viaggio di due anni attraverso il sistema solare interno, la navicella spaziale giapponese
Hayabusa ha raggiunto il suo obiettivo, l'asteroide Itokawa. La scorsa settimana, la sonda ha "parcheggiato" a circa 20 chilometri di distanza dall'asteroide.
Lanciata il 9 maggio 2003, Hayabusa punta ad essere la prima navicella a riportare pezzi di un asteroide sulla Terra. Comincerà immediatamente a mappare l'asteroide e a determinare la composizione della sua superficie analizzando lo spettro della luce che riflette. Alla fine di settembre si avvicinerà fino a circa 7 chilometri dall'asteroide (lungo circa 630 metri) per produrre una mappa più dettagliata.
A novembre 2005, poi, Hayabusa scenderà verso la superficie dell'asteroide per toccare terra due volte. In entrambi i casi sparerà un proiettile alla velocità di 300 metri al secondo e poi decollerà per tentare di raccogliere la polvere espulsa dall'impatto. Prima dei due tentativi veri e propri, l'
agenzia di esplorazione aerospaziale giapponese (JAXA) effettuerà un atterraggio di prova.
Nella sua discesa iniziale, la navicella sgancerà anche un piccolo strumento chiamato Minerva. Il dispositivo, grande come una caffettiera, effettuerà diversi balzi di 10 metri sulla superficie del pianeta, rilevandone la temperatura e riprendendo immagini. Le fotografie di Itokawa ricevute finora hanno sorpreso i responsabili della missione: la forma dell'asteroide - simile a una patata - non è quella prevista sulla base di immagini radar.
Hayabusa dovrebbe tornare sulla Terra nel giugno del 2007. Una volta che i campioni giungeranno in laboratorio, gli scienziati li analizzeranno per confrontarne la composizione con quella dei meteoriti precipitati sulla Terra.

 
 
 
 

Data: 20.09.2005

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Fonte: Le Scienze.it

Link: http://www.lescienze.it/index.html

 

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