Un nome, un destino

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Quante volte abbiamo sentito dire: un nome, un destino. Ma chi mai poteva pensare che vittima di questa sentenza potesse essere una navetta della NASA. Doveva avvicinarsi a un satellite in orbita con il solo aiuto del computer di bordo, dimostrando di essere capace di cavarsela da sola. Qualcosa però è andato storto: invece di avvicinarsi lentamente al satellite, ci si è schiantata contro. Neanche a farlo apposta la navetta si chiamava DART, ovvero dardo.

Non c’è voluto molto per capire che la colpa è stata di un sensore di bordo: ha funzionato al contrario, segnalando che il satellite si stava allontanando mentre in realtà si stava avvicinando. Da qui lo schianto. Anche se il satellite speronato era fuori servizio da tempo, la perdita in termini economiciè stata notevole. DART era costata 110 milioni di dollari ed ora è andata in fumo. Anzi, in pezzi che stanno scendendo di quota riducendosi pian piano in polvere.

Nel futuro navette come DART dovrebbero servire per portare gli uomini sulla Luna e su Marte, facendo tutto da sole. Per ora c’è solo da capire come sia stato possibile che un sensore così importante abbia dato i numeri. La NASA si rimbocca le maniche e continua a vivere questo momento particolare della sua storia, a metà tra successi e figuracce

 

Data: 19 maggio 2006

Autore: Luca Nobili

Fonte: Urania.it

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Test di volo Nasa fallito per errori ed imprevisti

 

CAPE CANAVERAL (Reuters) - Inesperienza, errori di gestione e problemi tecnici hanno provocato lo schianto di un mezzo spaziale nel corso di un test di volo effettuato dalla Nasa lo scorso anno. E' quanto ha rilevato l'inchiesta effettuata dalla stessa agenzia spaziale Usa.

Il satellite Dart (Demonstration of Autonomous Rendezvous Technology) era considerato importante per il futuro delle missioni spaziali umane della Nasa verso la Luna e Marte, in cui navigazione automatica e robotica sono essenziali.

Lanciato il 15 aprile 2005, il volo di prova avrebbe dovuto durare 24 ore svolgendo precise manovre tra i satelliti di comunicazione, invece 11 ore dopo finì dopo aver esaurito il carburante.

Dart aveva tentato più volte di correggere la sua traiettoria su una rotta sbagliata, prima di finire contro il satellite. L'impatto ha fatto impennare il mezzo ma non l'ha danneggiato, ha detto nel corso di una teleconferenza con i giornalisti Scott Croomes, capo della commissione d'inchiesta sul Dart.

"Non c'è stata una singola causa ma una combinazione di cause", ha spiegato Croomes.

Al responsabile dell'appalto di Dart, Orbital Sciences, gli investigatori hanno attribuito la responsabilità di non esser ricorsa a perizie che avrebbero potuto aiutare i progettisti della missione ad evitare errori che alla fine si sono dimostrati fatal 
 

Data: mercoledì, 17 maggio 2006 11.45

Fonte: Reuters

Link: http://today.reuters.it/

 

 

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