I satelliti dell'Esa a caccia di alghe nocive

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L'agenzia spaziale europea (ESA) ha sviluppato un sistema che permette di individuare tramite le immagini dei satelliti grosse concentrazioni di alghe nocive per le acquacolture. I primi allevamenti sotto osservazione saranno quelli del Cile, che è il maggior produttore mondiale di salmone e molluschi da allevamento.
Le infiorescenze delle alghe in esame, oltre a sottrarre ossigeno dall'acqua, producono una tossina che si accumula nei tessuti dei molluschi rendendoli dannosi anche per l'uomo. La crescita delle infiorescenze avviene tramite fotosintesi clorofilliana, proprio come quella delle normali piante, ed è proprio la colorazione data all'acqua dalla clorofilla il fenomeno che osserveranno alcuni sensori dedicati dei satelliti. I dati sulle zone di proliferazione verranno poi combinati con altri sulla temperatura e sulla torbidità dell'oceano ed elaborati per trovare eventuali concentrazioni anomale di alghe.
Le osservazioni fatte da satellite sono molto più precise e meno costose di quelle tradizionali "in situ". A questo sistema, sviluppato per il Cile, sono già interessati molti altri paesi tra cui Francia, Canada e Italia che hanno partecipato al progetto.

 

Una fioritura marina di fitoplancton riempie gran parte del Mar Baltico (Immagine Satellite Evinsat MERIS il 13 luglio 2005)

Immagine credit ESA

 

Data: 14 giugno 2006

Fonte: ESA

Link: http://www.esa.int/esaCP/index.html

 

 

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