Marte, è fatta! |
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E' stato un successo l'arrivo della sonda Mars Reconnaissance Orbiter. Ma per lo champagne è ancora presto. di Margherita Campaniolo |
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La sonda
Mars Reconnaissance Orbiter,
la nuova e, tecnologicamente parlando, super-avanzata missione NASA su
Marte, si è messa con successo in orbita intorno al pianeta rosso, un
appuntamento che,
dopo le insidie di un viaggio lungo
quasi 500.000.000 di km, è stato vissuto dai tecnici della NASA con
giustificato timore. La manovra è avvenuta in forma pressoché autonoma
poiché, negli istanti cruciali, l'orbiter è passato alle spalle del
pianeta attraversandolo da polo sud a polo nord; ben 35 minuti di
assoluto silenzio e di grandissima suspance. (clicca
qui per maggiori dettagli)
per rivederlo passa il mouse sul video Image Credit: NASA/JPL-Caltech
Questo il tracciato doppler ricevuto da Terra: la fase prima
dell'occultazione della sonda da parte del corpo del pianeta (prime
parti in verde), quella durante i minuti di silenzio (parte di tracciato
in nero) e dopo il riaffioro del Mro (secondo tracciato in verde) E
subito dopo è stata grande festa!
Jim Graf ha sicuramente ragione, come abbiamo illustrato in precedenti articoli l'Mro deve, da qui a novembre prossimo, affrontare altri momenti delicati ma è vero che, al segnale positivo dell'orbiter, l'applauso e l'entusiasmo alla sala di controllo di Pasadena (California) e al Lockheed Martin (Denver) sono stati tanto spontanei quanto comprensibili, "liberatori" come l'abbraccio che vediamo nell'immagine qui sotto tra Jim Graf e Charles Elachi (direttore del JPL), emblematico gesto tra due delle figure più importanti impegnate nel progetto ma con ruoli completamente differenti; non dimentichiamo infatti come un insuccesso avrebbe significato per essi non solo la perdita di un sogno ma.. molto, molto di più...
I dati raccolti nelle prime ore di messa in orbita dicono infatti che tutto procede "quasi" come previsto, con oscillazioni comunque poco significative e che non compromettono l'esito della missione: il periodo d'orbita preventivato è stato "sforato" dal Mars Reconnaissance Orbiter d'appena 30 minuti (35 ore e 30 contro le 35 ore previste) mentre il perielio è di 423 km. A tutto questo vorremmo aggiungere una piccola ma significativa annotazione e ricordare, con un pizzico d'orgoglio femminile, l'ingegnere
che è a capo dell'invio dei dati al Mars Reconnaissance Orbiter, la dottoressa Tracy Drain colei che, forse più di tutti, ha vissuto questi momenti con ansia; è vero, la sonda, prima che sparisse dietro al pianeta marte e si mettesse in orbita, ha obbedito perfettamente agli ordini ricevuti ma.. cosa sarebbe successo se quei dati fossero stati errati, imperfetti?
Complimenti quindi alla giovane Tracy ed è proprio con il suo sorriso liberatorio (che si staglia in primo piano su uno sfondo "fatto" da quel tracciato doppler di cui lei è l'unica responsabile e che indicava a tutti che la missione era riuscita) che vogliamo chiudere la cronaca di una giornata marziana felice e ricca di grandi speranze per il futuro. L'8 marzo è passato da poco, questa immagine, tutta al femminile, la celebra in modo magnifico. |
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Data: 12 marzo 2006 Autore: Margherita Campaniolo |
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