MILLE ADESIONI A CAMPAGNA ASTROFILI CONTRO OROSCOPI

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Oltre mille adesioni in due mesi alla campagna promossa dall'Unione Italiana Astrofili (UAI) contro la diffusione di astrologia e oroscopi nei mezzi di informazione. Tra le adesioni, quella dell'astrofisica Margherita Hack, secondo la quale "queste superstizioni secoli fa trovavano la loro giustificazione nell'ignoranza; nel 2004 è assurdo che i mezzi di informazione mettano insieme oroscopi e notizie". Avviata il 7 gennaio scorso con una lettera aperta sull'eccessiva diffusione dell'astrologia (il testo completo è disponibile sul sito http://scis.uai.it/astrologia.htm), la campagna ha finora raccolto mille adesioni, tra i quali personaggi del mondo scientifico e culturale italiano. Ha aderito all'iniziativa anche il Telefono Antiplagio, che si propone di sensibilizzare opinione pubblica e mezzi di comunicazione affinché le previsioni astrologiche non invadano più gli spazi di informazione e che risulti sempre chiaramente indicato che gli oroscopi non offrono certezze scientificamente provate. Secondo Corrado Lamberti, che con Margherita Hack dirige la rivista "Le Stelle", l'Italia è decisamente "il Paese più infestato di oroscopi e ciarlatani del Vecchio Continente; non vale la pena di farne una crociata, piuttosto facciamo sentire ridicoli, provincialotti e inadeguati ai tempi che viviamo i giornali e le TV che ospitano oroscopi, con un bonario compatimento". Anche perché, come fa notare l'antropologa Cecilia Gatto Trocchi, dell'università di Roma Tre, "nessuno azzecca le previsioni: una donna astronauta avrebbe dovuto partorire nello spazio; O. J. Simpson, il pugile e attore implicato in un assassinio, avrebbe dovuto farsi prete; Michael Jackson sarebbe dovuto diventare donna; in Palestina sarebbe dovuta arrivare la pace entro il settembre 2000, e Saddam Hussein sarebbe dovuto morire di infarto nel dicembre di quello stesso anno. E come se non bastasse, molte di queste previsioni vengono fatte dietro congruo pagamento!" D'accordo con la campagna il matematico Piergiorgio Odifreddi, dell'università di Torino, per il quale "i segni zodiacali sono invenzioni mitologiche e non oggetti astronomici". L'Unione Astrofili Italiani intende proseguire la sua azione di sensiblizzazione nei prossimi mesi. L'obiettivo, dichiarano gli astrofili, è "una concreta diminuzione della diffusione, oggi senza dubbio eccessiva, di oroscopi e previsioni astrologiche, soprattutto in quegli spazi che dovrebbero essere riservati esclusivamente all'informazione".
 

 
   

Data: 17/03/2004 00:44

Fonte: (ANSA). BG

 

 

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