Venti tombe mai esplorate nel passato, di centinaia di
anni più antiche delle
grandi piramidi di Giza, stanno gettando luce sulle prime società complesse
d’Egitto.
Gli archeologi hanno trovato antichi egiziani di 5.000 anni or sono,
rannicchiati in posizione fetale, in quella che dovrebbe essere stata la prima
capitale dell’antico Egitto, Menfi.
La Dr Christiana Kohler, del Centro Australiano di Egittologia, presso la
Macquarie University di Sydney, ed il suo gruppo, hanno dissotterrato le tombe
durante un recente scavo a Helwan, 25 chilometri a sud del Cairo.
“E’ presumibilmente una città dei morti” ha dichiarato la Kohler della necropoli
di Helwan, che consta di 100 ettari di 10,000 tombe della prima e seconda
dinastia egizia.
Kohler ha dichiarato che il sito è il più grande e significativo, per quel che
gli archeologi chiamano il primo periodo storico.
Questo è il tempo in cui i re assorbirono i poteri dei capi-villaggio: offre ai
ricercatori una nuova prospettiva delle modalità di sviluppo di una società
complessa.
“Quando parliamo di società complessa non abbiamo solo un re al culmine della
piramide sociale, ma anche un’aristocrazia ed una classe media del popolo,
costituita da artigiani, sacerdoti e burocrati minori, e la base della piramide
con operai e coloni” ha dichiarato.
La necropoli di Helwan attraversa gli strati sociali in senso trasversale, e si
trovano tombe di una varietà di dimensioni differenti, che la Kohler sostiene
riflettano i differenti status sociali delle persone che vi furono sepolte.
“Gli egiziani di allora portavano con sé tutti i loro beni nel sepolcro, poiché
si aspettavano di rinascere nell’oltretomba nella stessa forma identica in cui
avevano vissuto in vita” ha dichiarato.
Una delle tombe scoperte, non era più di uno scavo nel terreno, meno di un metro
cubo in dimensione, e contenevano i resti di un pover’uomo.
“La famiglia non poteva affrontare la spesa di un vaso di ceramica nella sua
tomba, e tutto quello che riuscirono a fare per lui fu letteralmente un pezzo di
pane che ancora teneva nella mano destra, di fronte alla testa” ha illustrato la
Kohler.
Il “pane” cui si riferisce era un pezzo di materia organica scura. Malgrado
debba ancora essere analizzata, la Kholer sostiene che fosse ovviamente un
qualche tipo di cibo, preservatosi grazie alle condizioni climatiche asciutte
dell’Egitto.
Per contrasto, qualcuno molto più su nella gerarchia, poteva avere una tomba di
20 metri cubi, o perfino 100. Ha dichiarato che una tomba di alto rango, scavata
in precedenza, era bordata con 2000 chili di lastre di calcare.
L’ultima tomba ha rivelato i resti di una persona “molto alta” ed una donna con
un braccialetto di conchiglie al polso destro.
“E’ insolito trovare gioielleria ancora sull’individuo, poiché queste sono le
prime cose che i ladri ricercavano” ha dichiarato.
“Abbiamo anche trovato un tipo davvero strano. Le fattezze del volto, il suo
teschio, erano leggermente deformate” ha dichiarato la Kohler, che ha detto che
il gruppo deve ancora scoprire se ciò fosse dovuto ad un trauma o ad una
malattia.
Sembra comunque che i popoli di Helwan fossero in salute, seppure non troppo
ricchi, secondo l’antropologo fisico del gruppo della Kohler.
La Kohler ha dichiarato ancora che è raro trovare tombe in Egitto che non siano
ancora state esplorate.
“Quando pensi che in Egitto vi sono state squadre al lavoro per almeno 150 anni,
e che ogni anno vi sono stati almeno altri 1000 team internazionali al lavoro,
personalmente trovo ancora piuttosto emozionante avere l’opportunità di scoprire
qualcosa di assolutamente nuovo.”
La Kohler ha espresso preoccupazione circa la rapida distruzione del sito di
Helwan, che è circondata da una base militare con possibilità di ulteriore
sviluppo urbanistico.
“Il sito stesso una volta copriva 100 ettari ma al momento presente la sua
dimensione si è già ridotta di metà” ha dichiarato. “Ogni anno quando torniamo
in Egitto, scopriamo che un altro pezzo del sito è stato portato via per
sempre.”