Gli
scimpanzé usavano strumenti di pietra già 4300 anni
fa: lo provano i resti scoperti da Julio Mercader,
archeologo dell'Università di Calgary (Canada),
nella foresta di Tai, in Costa d'Avorio.
La scoperta, pubblicata sui Proceedings of the
National Academy of Sciences, consiste in una serie
di arnesi, sostanzialmente dei "martelli" di pietra,
usati per schiacciare le noci.
È noto che oggi gli scimpanzé e altre scimmie sono
in grado di usare strumenti di vario tipo, ma non
era mai stato dimostrato che il comportamento fosse
così antico: "la cultura degli scimpanzé ha una
lunga preistoria, di cui solo ora stiamo iniziando a
scoprire le radici profonde", commentano gli autori
dello studio.
© Ken
Bendiksten
All'epoca la zona non era abitata dall'uomo, e le
noci non facevano parte della dieta degli uomini del
tempo: questi due elementi escludono la possibilità
che gli scimpanzé possano avere imparato a usare i
martelli osservando comportamenti umani. Rimangono
quindi due possibilità aperte per gli studiosi: o
uomini e scimpanzé sono arrivati indipendentemente
all'idea di usare gli arnesi, oppure hanno ereditato
l'abilità da un antenato comune.
La comunità scientifica ha accolto con entusiasmo la
scoperta: "È il primo ritrovamento archeologico non
umano, e apre la strada a molte idee interessanti
sulla nostra somiglianza con gli scimpanzé, e a
nuove interpretazioni dei siti archeologici umani",
commenta Alison Brooks, ricercatore della
Smithsonian Institution e docente di archeologia
alla George Washington University.
Anche gli scenari aperti dalla scoperta sono
stimolanti:
"Come tutte le grandi scoperte scientifiche, anche
questa apre tante domande quante ne risolve. Per
esempio, perché questi scimpanzé hanno sviluppato la
tecnica degli arnesi di pietra e altri, che vivevano
in ambienti simili, con le stesse noci, no?" si
chiede Michael Chazan, professore di antropologia
dell'Università di Toronto specializzato in
archeologia del Paleolitico.