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Stupefacenti spade saracene

 
 

Ecco perchè erano imbattibili!

di Margherita Campaniolo

 

 
 

Durante il medioevo i musulmani hanno combattuto i crociati con spade d'acciaio (l'acciaio di Damasco) rese leggendarie per la loro imbattibilità. Bellissime esteticamente per quella particolare trama (da cui prende il nome l'"effetto Damascato") dovuta invece alla variazione nel tenore di carbonio fra il filo e il centro della spada, sono all'origine di molte leggende nate a causa delle loro insuperabili prestazioni: si narrava che potessero tagliare la roccia, che potessero essere arrotolate attorno ad un uomo per poi tornare dritte e che non perdessero mai il filo. Oggi è stato svelato il loro mistero: l'alta tecnologia di forgiatura delle lame che contengono sì carbonio, ma in forma assolutamente inaspettata.

Di queste spade si è infatti recentemente occupato uno studio tedesco condotto da un gruppo di ricercatori coordinati da Peter Paufler della Technical University di Dresda e i cui risultati sono stati pubblicati su Nature. Tali spade (dal 900 al 1750) furono costruite utilizzando un acciaio indiano detto wootz (Il primo tipo di acciaio di cui si ha notizia, fabbricato in India almeno dal 300 dopo Cristo). Paufler, analizzando al microscopio elettronico una lama saracena del XVII secolo, ha trovato la presenza di nanotubi di carbonio e, in alcuni casi, di nanocavi in carbonio. I nanotubi ed i nanocavi sono, molto probabilmente, il prodotto della forgiatura e della "ricottura" delle armi.

Nulla da stupirsi se poi queste "stupissero" in prestazioni.

 
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Data: 12 dicembre 2006

Autore: Margherita Campaniolo

Fonte: Nature, vol 444, p 286

 

 

 
 

 
 

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