Il
personaggio è datato al X secolo avanti Cristo. Per
gli scienziati dell'Università di Amburgo in quel
luogo fu anche custodita l'Arca dell'Alleanza di
Mosè
BERLINO – Nuove tracce
sull'affascinante vicenda della regina di Saba. Un
gruppo di archeologi tedeschi ha annunciato di aver
trovato ad Axum, in Etiopia, non solo i resti del
palazzo della leggendaria regina che fece girare la
testa anche al re Salomone, ma anche il luogo dove
fu conservata l’Arca dell’Alleanza di cui parla
anche la Bibbia
I resti del palazzo
della regina di Saba, risalente al decimo secolo
avanti Cristo - secondo quanto ha reso noto un
comunicato dell’università di Amburgo - sono stati
scoperti in primavera sotto i ruderi di un altro
edificio costruito da un re cristiano. Riferimenti
alla regina di Saba sono presenti, oltre che nella
Bibbia, anche nel Corano e nel Kebra Nagast, il
Libro della Gloria dei Re dell’Etiopia.
«Sulla base della datazione temporale,
dell’orientamento e dei dettagli che ho scoperto,
sono sicuro che è il palazzo (della regina di Saba)»
ha detto il prof . Helmut Ziegert dell’Istituto
archeologico universitario di Amburgo ai
giornalisti.
Il palazzo della regina poco dopo la sua costruzione
era stato smontato e ricostruito orientandolo verso
la stella Sirio, della quale era adoratore, per
ordine del re Menelek, il figlio che lei avrebbe
avuto dal saggio re d’Israele Salomone quando andò a
trovarlo intorno al 950 a.C. Sul luogo sono state
raccolte anche indicazioni in questo senso trasmesse
per tradizione orale, ha detto Ziegert. Secondo la
tradizione etiopica, da Menelik discendono tutti i
225 re e imperatori dell’Etiopia.
Gli archeologi tedeschi sono inoltre convinti che su
un’altare colà ritrovato, rivolto verso la stella
Sirio, sia rimasta per lungo tempo l’Arca
dell’Alleanza. Secondo la Bibbia essa era una cassa
in legno di acacia rivestita d’oro e riccamente
decorata, la cui costruzione fu ordinata da Dio a
Mosè. Considerata il segno visibile della presenza
di Dio in mezzo al suo popolo, in essa erano
conservate le Tavole dei dieci comandamenti, che
Mosè aveva ricevuto sul monte Sinai, il bastone di
Aronne e un recipiente con la manna, il cibo divino
miracolosamente inviato da Dio agli ebrei nel
deserto, in modo da salvarli dalla morte per fame.
Ziegert intorno all’altare ha trovato 17 doni
sacrali, recipienti e vasellame che secondo i
ricercatori sono una prova della grande importanza
dell’altare, mantenutasi nei secoli.
La tradizione etiopica vuole che un seguace di
Menelik durante una visita del giovane al padre
Salomone abbia portato via dal Tempio di Gerusalemme
l’Arca con le leggi bibliche e da allora essa sia
conservata segretamente nella Chiesa di S.Maria di
Sion a Axum. Secondo altre saghe, l’Arca sarebbe
scomparsa quando nel 586 a.C Gerusalemme fu
saccheggiata dai conquistatori babilonesi. L'Arca ha
ricevuto nuova popolarità dal successo del film «I
Predatori dell’Arca Perduta» (1981), con Harrison
Ford nei panni di Indiana Jones.
Le ricerche nella città sacra di Axum erano
cominciate nel 1999, per fare chiarezza sulle
origini dell’Etiopia e della Chiesa ortodossa
etiope. Secondo altre fonti, il palazzo della regina
di Saba sarebbe a Marib, in Yemen
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