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YORK - Una 'Cappella Sistina' degli antichi maya e' stata scoperta da
archeologi americani nella zona di El Peten, nel Guatemala del nord.
Si tratta
di pitture murali policrome (nove metri in lunghezza e un metro di
altezza) risalenti al I secolo avanti Cristo. Abbondano i gialli, gli
arancioni, i blu, i grigi e i rossi. I murales, che rappresentano la
storia della creazione e del regno dei Maya, hanno al centro la scena
dell'incoronazione del dio del mais e sono i piu' antichi dipinti murali
conosciuti dell'antica civilta' centroamericana, antecedenti al periodo
classico, che comincio' nel 250 dopo Cristo.
I murales
si trovano sulle pareti interne di una delle piramidi del sito: ''Sono
un capolavoro'' secondo William Saturno, professore dell'University of
New Hampshire e direttore del progetto, che le ha paragonate ai dipinti
di Leonardo da Vinci e di Michelangelo. Gli studiosi stanno ancora
discutendo sulla funzione che la stanza decorata avrebbe avuto nella
cultura maya. Saturno ha suggerito che potrebbe trattarsi di una stanza
in cui il re faceva le prove generali delle sue performance pubblche.
Nel sito
dei ritrovamenti, chiamato San Bartolo, erano gia' stati rinvenuti
quattro anni fa alcuni dipinti e la piu' antica tomba reale maya
conosciuta finora. Ulteriori test al radiocarbonio sui dipinti hanno in
seguito rivelato che la parte centrale dei murales era di 200 anni piu'
antica rispetto a quanto era emerso in un primo momento.
I dipinti,
ritrovati in uno stato di perfetta conservazione, secondo l'archeologo
''sembravano essere stati dipinti il giorno prima''.
Per
spiegare l'eccezionalita' della scoperta, lo studioso ha detto: ''E'
come se alcuni archeologi del futuro che hanno conosciuto solamente le
opere dell'arte moderna scoprissero un giorno i dipinti di Michelandgelo
e di Leonardo Da Vinci''.
La camera
con i disegni, che riguardano temi mistici, rivoluzionano, secondo lo
scopritore, tutto quello che finora si pensava di conoscere sugli inizi
delle civilta' precolombiane.
I dipinti,
che si estendavano sui quattro muri della stanza - solo due dei quali
erano ancora in piedi al momento del ritrovamento - si ispirano alla
mitologia maya sulla creazione, con le quattro divinita' che
rappresentano l'acqua, la terra, il cielo e il paradiso. Al centro si
trova invece due scene d'incoronazione, una raffigurante il dio dei
raccolti l'altra un re vero.
''L'ottimo
stato delle pitture - ha spiegato Saturno - mostra che gli antichi Maya
erano giunti a un alto grado di sofisticazione e di eleganza molto prima
del periodo classico della loro civilta', che risale al VII secolo d.C.''.
Il muro
ritrovato fornisce una prova del fatto che i Maya, conosciuti per i
progressi ottenuti nell'astronomia e nella matematica, impiegarono lo
stesso rito d'incoronazione reale per oltre 800 anni.
I Maya
dominarono il Messico meridionale e parte dell'America Centrale per
circa 1.500 anni, costruendo una civilta' molto avanzata, fino alla
conquista spagnola avvenuta circa 500 anni fa. Sono milioni gli indigeni
maya che ancora vivono in nella regione. |
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