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L'abbeveratoio dei dinosauri del Messico

 
     
 

Un'area centrale del Messico attualmente arida sarebbe stata in passato un grande abbeveratoio di dinosauri. A suggerirlo, il ritrovamento compiuto da un uomo del posto di dozzine di impronte fossili risalenti a circa 110 milioni di anni fa. Gli scienziati non sono ancora riusciti ad individuare con precisione le specie a cui potrebbero essere appartenute le orme, lunghe circa 60 centimetri ognuna. "Sono almeno tre le specie che sospettiamo. Anche se, per il momento, non possiamo dare alcuna conferma che si tratti proprio di dinosauri del primo Cretaceo" ha dichiarato Oscar Polaco, biologo dell'Instituto Nacional de Antropología e Historia del Messico. Il Cretaceo è un'era geologica cominciata 144 milioni di anni fa, considerata l'ultimo periodo abitato dai dinosauri, che sono scomparsi circa 65 milioni di anni fa. Le impronte sono state trovate nel letto di un fiume ormai prosciugato e secondo gli archeologi, la zona sarebbe stata in passato ricoperta da aree paludose capaci di attrarre dinosauri assetati.
La regione è ricca di orme fossili. L'anno scorso sono state infatti ritrovate 30 impronte di brontosauro lungo venti metri e pesante fra le 30 e le 40 tonnellate.

 
     
     
 

Data: 11 marzo 2007

Fonte: Reuters

 

 

 
 

 
 

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