I
Neandertal sono sopravvissuti in Europa fino a circa
28 mila anni fa e cioè in un periodo nel quale ormai
gli esseri umani moderni (cioè i Sapiens) erano già
stabilmente insediati nel Vecchio Continente. A
dimostrare la straordinaria longevità dei nostri
cugini in un periodo di forte competizione
interspecie e di grossi cambiamenti climatici sono
alcune scoperte di oggetti tipicamente usati dai
nenandertaliani nella grotta di Gorham a Gibilterra.
Le scoperte sono pubblicate sulla rivista Nature
(vol. 443, n. 7108) da un gruppo di ricercatori del
Museo dell'enclave britannica coordinati da Clive
Finlayson.
Il complesso delle
grotte di Gorham
Immagine gibraltar
caves project 2003 - Gibraltar museum
Secondo i ricercatori, che comunque sono molto cauti
sulla datazione corretta dei ritrovamenti, è
possibile che i Neandertal siano sopravvissuti in
questo estremo rifugio fino a 24 mila anni fa. Dal
momento che si calcola che gli esseri umani moderni
sono
arrivati in Europa circa 32 mila fa, lo studio
evidenzia come le due specie abbiano convissuto per
migliaia di anni.
Nella grotta di Gorham i primi reperti sono stati
trovati circa 50 anni fa, ma solo le più moderne
tecniche di datazione sono riuscite a indicare
quanto a lungo sia durato nella zona l'insediamento
dei Neandertal. Probabilmente, la sua lunga durata è
stata anche garantita dal fatto che la zona è molto
ricca e varia dal punto di vista ambientale, con
boschi, linee di costa, zone umide, pianure sabbiose
e con piante e animali di molte specie diverse.
Rimane ancora il dubbio che gli oggetti rinvenuti,
per quanto tipicamente appartenenti alla cultura dei
Neandertal, non fossero in realtà usati in quel sito
proprio da questa specie ormai estinta, quanto dai
più moderni Sapiens. L’unico modo per risolvere
questo dubbio sarebbe scoprire resti di Neandertal
nelle grotte. Ma le ricerche condotte fino a oggi
non hanno dato in questo senso alcun risultato.
Archeologi a lavoro
in una delle grotte di Gorham
Immagine gibraltar
caves project 2003 - Gibraltar museum